BARI. L’iniziativa adottata nei giorni scorsi dal consigliere regionale, Gianfranco Chiarelli (Pdl), di inoltrare all’attenzione del sindaco di Martina Franca, Franco Ancona, una richiesta di convocazione di un incontro urgente nel quale avviare un confronto sulla questione relativa al futuro, quanto mai incerto, dell'ospedale di Martina Franca, alla luce dell’annunciata realizzazione del nuovo ospedale della Valle d’Itria tra Fasano e Monopoli, progetto di recente presentato ufficialmente a Monopoli alla presenza dell'assessore regionale alle Opere Pubbliche, Fabiano Amati è stata favorevolmente accolta.
Il primo cittadino martinese, infatti, ha recepito positivamente l'istanza del consigliere Chiarelli ed ha convocato l'incontro per domani, 14 agosto, alle 17, a Palazzo Ducale. Un incontro "necessario ed urgente - lo aveva definito il consigliere regionale Gianfranco Chiarelli - per definire possibili strategie comuni, da sostenere in sede regionale, rispetto alla grave emergenza che riguarda il futuro del nostro nosocomio cittadino”.
Il futuro dell'ospedale martinese sarà al centro del confronto istituzionale in programma domani pomeriggio a palazzo di città. Secondo le dichiarazioni rilasciate dallo stesso assessore Amati, infatti, l'iter progettuale del nuovo "Ospedale della Valle d'Itria", porterebbe ad un inevitabile ridimensionamento il presidio ospedaliero martinese che non sarà chiuso ma sarà classificato come «ospedale intermedio», ovvero poco più di un poliambulatorio.
"E' giunto il momento di fare chiarezza su quella che dovrà essere la reale identità e la reale funzione dell'ospedale martinese - evidenzia Chiarelli - Un presidio che, nonostante i proclami della sinistra, pronta solo in campagna elettorale ad annunciare progetti di riqualificazione e potenziamento per poi invece ritrovarsi puntualmente a commentare imbarazzata il suo progressivo ridimensionamento, oggi deve avere risposte sul suo futuro. Un ospedale già penalizzato dalla mancata apertura dell'Utic e che rischia concretamente di restare isolato anche alla luce della riorganizzazione del comparto sanitario jonico.
Ringrazio il sindaco Franco Ancona per la convocazione di questo incontro - conclude il consigliere Chiarelli - nella convinzione che unendo le forze ed agendo collegialmente a livello istituzionale, si potrà davvero perseguire il comune interesse, quello di salvaguardare gli irrinunciabili diritti dei cittadini martinesi.”
Il primo cittadino martinese, infatti, ha recepito positivamente l'istanza del consigliere Chiarelli ed ha convocato l'incontro per domani, 14 agosto, alle 17, a Palazzo Ducale. Un incontro "necessario ed urgente - lo aveva definito il consigliere regionale Gianfranco Chiarelli - per definire possibili strategie comuni, da sostenere in sede regionale, rispetto alla grave emergenza che riguarda il futuro del nostro nosocomio cittadino”.
Il futuro dell'ospedale martinese sarà al centro del confronto istituzionale in programma domani pomeriggio a palazzo di città. Secondo le dichiarazioni rilasciate dallo stesso assessore Amati, infatti, l'iter progettuale del nuovo "Ospedale della Valle d'Itria", porterebbe ad un inevitabile ridimensionamento il presidio ospedaliero martinese che non sarà chiuso ma sarà classificato come «ospedale intermedio», ovvero poco più di un poliambulatorio.
"E' giunto il momento di fare chiarezza su quella che dovrà essere la reale identità e la reale funzione dell'ospedale martinese - evidenzia Chiarelli - Un presidio che, nonostante i proclami della sinistra, pronta solo in campagna elettorale ad annunciare progetti di riqualificazione e potenziamento per poi invece ritrovarsi puntualmente a commentare imbarazzata il suo progressivo ridimensionamento, oggi deve avere risposte sul suo futuro. Un ospedale già penalizzato dalla mancata apertura dell'Utic e che rischia concretamente di restare isolato anche alla luce della riorganizzazione del comparto sanitario jonico.
Ringrazio il sindaco Franco Ancona per la convocazione di questo incontro - conclude il consigliere Chiarelli - nella convinzione che unendo le forze ed agendo collegialmente a livello istituzionale, si potrà davvero perseguire il comune interesse, quello di salvaguardare gli irrinunciabili diritti dei cittadini martinesi.”