Premio “Borgo d’Alberona”: vincono le donne

ALBERONA (FG). La giuria del Premio Internazionale di Poesia “Borgo d’Alberona”, concorso insignito della “Medaglia di rappresentanza” conferita dalla Presidenza della Repubblica Italiana, ha decretato i vincitori della settima edizione. Il podio della sezione “poesia edita” registra il trionfo delle donne: primo posto per Antonella Sbuelz, poetessa di Udine, con “Transitoria”; ‘argento’ al catanese Giuseppe Manitta che si è imposto con “L’ultimo canto dell’upupa”; terza classificata è la poetessa Mina Antonelli, di Gravina di Puglia (Ba), grazie alle liriche raccolte ne “Il sogno del Sud”. Per la sezione della poesia edita, segnalazioni di merito a Grazia Stella Elia (Trinitapoli-BAT), Nicola Romano (Palermo), Carla Cenci (Roma), Nicoletta Corsalini (Agliana- PT), Nicoletta Di Gregorio (Pescara) e Stefania Rabuffetti (Roma). Nella sezione dei componimenti inediti, vittoria a Leone D’Ambrosio (Latina); secondo posto per Franco Fiorini (Veroli-FR) e ‘bronzo’ a Marisa Provenzano di Catanzaro. In questa categoria, segnalazioni di merito per: Pasquale Balestriere (Barano d’Ischia-NA), Nicola Curatolo (San Severo-FG), Marcello De Santis (Tivoli-RM), Rosanna Gabellone (Putignano-BA), Scilla Cavaliere (San Severo-FG) e Davide De Luca (Lucera-FG). La cerimonia di premiazione si terrà il 26 agosto, ad Alberona. Sono 130 i partecipanti all’edizione 2012. In 7 anni, complessivamente, il premio ha totalizzato 1.000 concorrenti e migliaia di poesie poste al vaglio della commissione. Per la poesia edita, alla vincitrice del primo premio saranno assegnati 1.000 euro, al secondo e al terzo 500 euro. Per la poesia inedita, al primo classificato saranno assegnati 500 euro, al secondo 300 e al terzo 200. In questi anni il premio è stato assegnato a poeti e poetesse di livello internazionale come Maria Luisa Spaziani, Remo Fasani, Claudio Angelini e Dino Carlesi. Alla poesia e ai suoi poeti più importanti, Alberona ha dedicato un monumento: il muraglione della poesia. L’opera è posta all’ingresso del borgo. Sul muraglione sono impressi i volti di Giacomo Strizzi, Vincenzo D’Alterio, Camillo Civetta e Michele Caruso. Ed è proprio una frase di Michele Caruso ad accogliere le persone che, arrivando in paese, posano gli occhi sul monumento: “Quant’è bell stu paese meje mbacce a na muntagne arrampecat” (quanto è bello questo mio paese arrampicato su una montagna). Alberona vanta un’antica tradizione letteraria. I suoi maggiori poeti hanno attraversato il ‘900 facendosi apprezzare in tutta Italia. A loro sono state dedicate vie, piazze, antologie. Quella tradizione è rinnovata ogni anno dal Premio Internazionale di poesia “Borgo d’Alberona”. La tradizione lirica di Alberona non è una leggenda né una virtù legata a pochi alberonesi illustri, ma un dato culturale talmente legato alle radici del paese da aver dato vita, nel ‘900, a una pubblicazione specifica: la Gazzetta letteraria alberonese. Una tradizione oggi onorata da Michele Urrasio, scrittore-poeta e intellettuale cui la Società di Storia Patria per la Puglia ha recentemente dedicato una pubblicazione: “La Puglia nella poesia di Michele Urrasio”, libro di Francesco D’Episcopo, docente dell’Università Federico II di Napoli.