BARI. L’Assessorato al Welfare del Comune di Bari, attraverso la programmazione e il finanziamento del Servizio di Pronto Intervento Sociale (PIS), gestito dalla cooperativa Caps, garantisce interventi preventivi e di tutela sociale a carattere di urgenza con un servizio attivo 24h al giorno, per 365 giorni all’anno, consentendo di affrontare tempestivamente e soprattutto nei periodi di maggior bisogno quale quello estivo, i bisogni di sopravvivenza per persone in gravi situazioni di marginalità ed emergenza sociale che si trovano in tutto il territorio cittadino, siano essi residenti o meno.
L’Assessore al Welfare Ludovico Abbaticchio riferisce che, dal 1° giugno, attraverso la rete istituzionale e solidale sono pervenute alla sala operativa del PIS 169 segnalazioni, con necessità di ben 32 interventi urgenti, riguardanti l’area immigrazione e i problemi alloggiativi di persone senza dimora.
Da una valutazione dei dati forniti dal CAPS che riguardano le tipologie di richieste e l’analisi delle diverse fonti da cui sono pervenute le segnalazioni, emergono dati importanti che evidenziano come il Servizio di Pronto Intervento Sociale, attraverso il suo numero verde 800093470 sia un servizio ormai conosciuto dai cittadini, dai medici di famiglia, dagli enti sanitari e dalle le forze di polizia, che attraverso la rete ormai consolidata rappresenta un servizio di sicurezza e tutela sociale imprescindibile per la città.
Durante l’estate le percentuali maggiori di segnalazioni sono arrivate dalle Forze di Polizia:
Circa il 50% da Questura di Bari, Polizia Ferroviaria, Polizia di Frontiera, Polizia Municipale
Circa il 30% da cittadini
Il restante 20% da Aziende Ospedaliere, Servizi Socio-Sanitari territoriali e del terzo settore
Le richieste per
il 55 % riguardano le problematiche collegate al fenomeno dell’ immigrazione, in special modo per responsabilità connesse alla tutela dei minori stranieri in stato di abbandono;
il 33% si riferiscono all’emergenza dei senza dimora e agli effetti degli sfratti esecutivi che riguardano tante persone e famiglie in città.
il restante 12% sono segnalazioni di vari problemi, difficoltà sanitarie, maltrattamenti, abusi, tossicodipendenza, solitudine e abbandono.
L’Assessore al Welfare, Ludovico Abbaticchio, sulla base delle 169 segnalazioni per gravi emergenze pervenute al PIS fino al 20 agosto 2012, ha dichiarato quanto segue:
“Nel rilevare la necessità di continuare a fornire, oltre a tutti gli altri servizi già programmati, anche il servizio di Pronto Intervento Sociale, esprimo tuttavia perplessità e grave preoccupazione circa le possibilità concrete di riuscire a proseguire nel garantire alla cittadinanza risposte e livelli minimi di assistenza, considerando la forte richiesta economica necessaria per mantenere tali livelli di qualità di intervento sociale.”
“Come si evince da questi primi dati – ha continuato Abbaticchio - le emergenze sono sempre più connesse alle problematiche dell’estrema povertà e del flusso inarrestabile di cittadini e minori extracomunitari di cui la nostra città si deve fare carico da sola. Per la gestione di tali gravi problematiche, che non sono solo di carattere cittadino ma anche regionale, nazionale ed internazionale, stiamo valutando anche la possibilità di attingere al fondo economico di riserva.”
“Una decisione - dichiara l’assessore al Welfare - difficile da prendere ma probabilmente necessaria per evitare che i servizi debbano essere sospesi per assenza di fondi e per mantenere i livelli essenziali di tutela e assistenza necessaria ed indispensabile del PIS almeno fino a dicembre prossimo”.
L’Assessore al Welfare Ludovico Abbaticchio riferisce che, dal 1° giugno, attraverso la rete istituzionale e solidale sono pervenute alla sala operativa del PIS 169 segnalazioni, con necessità di ben 32 interventi urgenti, riguardanti l’area immigrazione e i problemi alloggiativi di persone senza dimora.
Da una valutazione dei dati forniti dal CAPS che riguardano le tipologie di richieste e l’analisi delle diverse fonti da cui sono pervenute le segnalazioni, emergono dati importanti che evidenziano come il Servizio di Pronto Intervento Sociale, attraverso il suo numero verde 800093470 sia un servizio ormai conosciuto dai cittadini, dai medici di famiglia, dagli enti sanitari e dalle le forze di polizia, che attraverso la rete ormai consolidata rappresenta un servizio di sicurezza e tutela sociale imprescindibile per la città.
Durante l’estate le percentuali maggiori di segnalazioni sono arrivate dalle Forze di Polizia:
Circa il 50% da Questura di Bari, Polizia Ferroviaria, Polizia di Frontiera, Polizia Municipale
Circa il 30% da cittadini
Il restante 20% da Aziende Ospedaliere, Servizi Socio-Sanitari territoriali e del terzo settore
Le richieste per
il 55 % riguardano le problematiche collegate al fenomeno dell’ immigrazione, in special modo per responsabilità connesse alla tutela dei minori stranieri in stato di abbandono;
il 33% si riferiscono all’emergenza dei senza dimora e agli effetti degli sfratti esecutivi che riguardano tante persone e famiglie in città.
il restante 12% sono segnalazioni di vari problemi, difficoltà sanitarie, maltrattamenti, abusi, tossicodipendenza, solitudine e abbandono.
L’Assessore al Welfare, Ludovico Abbaticchio, sulla base delle 169 segnalazioni per gravi emergenze pervenute al PIS fino al 20 agosto 2012, ha dichiarato quanto segue:
“Nel rilevare la necessità di continuare a fornire, oltre a tutti gli altri servizi già programmati, anche il servizio di Pronto Intervento Sociale, esprimo tuttavia perplessità e grave preoccupazione circa le possibilità concrete di riuscire a proseguire nel garantire alla cittadinanza risposte e livelli minimi di assistenza, considerando la forte richiesta economica necessaria per mantenere tali livelli di qualità di intervento sociale.”
“Come si evince da questi primi dati – ha continuato Abbaticchio - le emergenze sono sempre più connesse alle problematiche dell’estrema povertà e del flusso inarrestabile di cittadini e minori extracomunitari di cui la nostra città si deve fare carico da sola. Per la gestione di tali gravi problematiche, che non sono solo di carattere cittadino ma anche regionale, nazionale ed internazionale, stiamo valutando anche la possibilità di attingere al fondo economico di riserva.”
“Una decisione - dichiara l’assessore al Welfare - difficile da prendere ma probabilmente necessaria per evitare che i servizi debbano essere sospesi per assenza di fondi e per mantenere i livelli essenziali di tutela e assistenza necessaria ed indispensabile del PIS almeno fino a dicembre prossimo”.
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