Rihanna è stata scaricata dalla Nivea dopo appena un anno di contratto. Colpa dei suoi modi provocanti e di quell'immagine eccessivamente sexy che lei stessa non fa nulla per rendere meno hot e che - perlomeno a detta dei capi dell'azienda tedesca Beiersdorf che produce la storica crema - mal si armonizza con i valori del brand, che fa invece della sobrietà e della purezza le sue armi vincenti.
E così, anche se era stata Nivea a sponsorizzare il suo Loud Tour del 2011, usando il brano California King Bed per lo spot che celebrava i 100 anni della mitica scatola blu e gli stessi vertici aziendali si erano detti «assolutamente eccitati» all'idea di lavorare con Rihanna, il nuovo boss Stefan Heidenreich ha deciso di interrompere il rapporto di collaborazione con la conturbante cantante di Barbados, la cui immagine è stata definita «incompatibile con i valori di Nivea», indipendentemente dal successo o dal fallimento della campagna pubblicitaria.
Insomma, a distanza di un anno Rihanna non va più bene per un'azienda «che fa della fiducia, della famiglia e dell'affidabilità i suoi punti cardine», come ha spiegato lo stesso Heidenreich alla stampa di casa per giustificare l'improvviso (ed imprevisto) taglio.
Ma a suo dire l'errore sarebbe stato a monte, ovvero scegliere la sexy rossa come volto di Nivea che da sempre punta sul valore della tradizione piuttosto che su quello della trasgressione.
«Lo spot interpretato da Rihanna doveva essere considerato un no go per l'immagine del brand - ha detto il nuovo capo, lasciando anche intendere che future collaborazioni con Rihanna non saranno possibili - e non capisco davvero come sia stato possibile pensare di associare la cantante con un marchio come Nivea».
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