di Nicola Zuccaro.
Bologna 2 Agosto 1980 ore 10.25. Un boato riporta l'Italia indietro di 40 anni. Gli esplosivi non erano più un ricordo del passato bellico ma tornavano di prepotente attualità mirando la
Stazione Ferroviaria come uno dei principali obiettivi di quella strategia della tensione di matrice terroristica che attraverso l'ottavo decennio del novecento italiano. Tra le 85 vittime, furono tragicamente
identificate 7 di origine. I nomi e i cognomi di Sonia Burri, Francesco Cesare e Vito Diomede Fresa, Errica Frigerio, Patrizia Messineo, Giuseppe Patruno e Tiziana Serravalli sono stati riletti e commemorati
nella Cerimonia di deposizione della corona da parte del Sindaco di Bari, Michele Emiliano nella mattinata di Giovedì 2 Agosto 2012. L'efferato attentato - come ha spiegato il primo cittadino - unitamente ad
altre stragi italiane tiene unita una Repubblica attraverso l'annuale ricordo dei parenti delle vittime. Uniti dal tricolore di chi serve quotidianamente lo Stato Italiano e non solo in occasione delle Olimpiadi bisogna
cercare la verità su queste Stragi ancora coperte da zone d'ombra. Verità e conservazione della memoria storica i punti evidenziati negli interventi di Nicola De Matteo in rappresentanza della Provincia di Bari e
di Licia Positò, Presidente dell'Associazione Memoria Condivisa, alla presenza di una larga rappresentanza delle autorità militari. L'Esercito ( a Bologna il 2 Agosto perì il milite Giuseppe Patruno) e l'Aeronautica
che con un aviere ha intonato alle 10.25 il silenzio passato inosservato lungo il " caotico " Corso Vittorio Emanuele.
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