USA. La misura decisa da Obama a giugno per aggirare l'opposizione del congresso al suo Dream Act (la legge che proponeva di regolarizzare la posizione di una vasto numero di immigrati illegali nel paese), entrerà in vigore a partire da domani.
Si tratta di un provvedimento esecutivo grazie al quale - racconta il New York Times - gli immigrati che abbiano meno di 31 anni, che siano stati portati nel paese prima dei 16, che possano dimostrare di aver studiato negli Stati Uniti o di aver fatto il militare, e che non abbiano alcun precedente penale, potranno ottenere il permesso di soggiorno e di lavoro, rimandando un eventuale rimpatrio per almeno due anni.
Le associazioni che si occupano dei diritti degli immigrati sono state sommerse di richieste di informazioni negli ultimi giorni. La situazione infatti presenta parecchi aspetti paradossali: in primo luogo questi cosiddetti residenti illegali presenteranno, assieme alle loro domande, centinaia di documenti che dimostrano come per anni abbiano frequentato le scuole americane, magari ricevendo premi e riconoscimenti, ottenendo diplomi, lauree e lettere di raccomandazione e come abbiano effettuato pagamenti di ogni genere, tasse incluse.
In secondo luogo, i richiedenti dovranno fare una specie di atto di fede nei confronti delle autorità e del futuro, perchè venire allo scoperto significa mettere a rischio i propri familiari, quasi sempre illegali a loro volta, ed esporsi alla possibilità di venir rimpatriati, di qui a due anni, nel caso in cui, a novembre, le redini del governo dovessero passare di mano.
Si tratta di un provvedimento esecutivo grazie al quale - racconta il New York Times - gli immigrati che abbiano meno di 31 anni, che siano stati portati nel paese prima dei 16, che possano dimostrare di aver studiato negli Stati Uniti o di aver fatto il militare, e che non abbiano alcun precedente penale, potranno ottenere il permesso di soggiorno e di lavoro, rimandando un eventuale rimpatrio per almeno due anni.
Le associazioni che si occupano dei diritti degli immigrati sono state sommerse di richieste di informazioni negli ultimi giorni. La situazione infatti presenta parecchi aspetti paradossali: in primo luogo questi cosiddetti residenti illegali presenteranno, assieme alle loro domande, centinaia di documenti che dimostrano come per anni abbiano frequentato le scuole americane, magari ricevendo premi e riconoscimenti, ottenendo diplomi, lauree e lettere di raccomandazione e come abbiano effettuato pagamenti di ogni genere, tasse incluse.
In secondo luogo, i richiedenti dovranno fare una specie di atto di fede nei confronti delle autorità e del futuro, perchè venire allo scoperto significa mettere a rischio i propri familiari, quasi sempre illegali a loro volta, ed esporsi alla possibilità di venir rimpatriati, di qui a due anni, nel caso in cui, a novembre, le redini del governo dovessero passare di mano.
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