Venerdì 31 agosto ad Ostuni si presenta il libro "Nell’Acquario 2" di Danilo Coppola

OSTUNI (BR). proseguono alla grande, nella Città Bianca, gli eventi dell'Estate Ostunese 2012: venerdì 31 agosto, a partire dalle ore 20, in Villa Comunale, all’interno della Liber-A-festa, kermesse politico-culturale organizzata dalla Federazione della Sinistra, si terrà la presentazione del libro “Nell’Acquario 2” dell’autore ostunese Danilo Coppola.

Per quanto riguarda quest’opera, sequel del fortunato “Nell’Acquario” con cui Coppola nel 2007, si fece conoscere al grande pubblico, è definita dallo stesso autore come un “romanzo a forti tinte autobiografiche” e sarà presentata dal Prof. Lorenzo Caiolo, docente di materie letterarie e coordinatore provinciale dell’Italia dei Valori in terra di Brindisi.
L’evento, è stato fortemente voluto dal circolo cittadino della Federazione della Sinistra e dalla direzione del mensile IDEE in PIAZZA, per inaugurare, con un momento di alto spessore culturale, questa seconda edizione della Liber-A-festa.

Nel libro di Danilo Coppola si parla dell'ideale prosecuzione della vicende umane ed esistenziali di Nico Cordola, laureato pugliese-salentino migrato a Milano, narrate in “Nell’Acquario”, “Nell’Acquario 2” racconta attraverso gli occhi del protagonista i mutamenti intervenuti nella società italiana, negli ultimi dieci anni.

Attraverso la sua narrazione, che ha come privilegiato osservatorio antropologico Milano e dintorni, archetipi dell’intero paese, perché ospitanti un campionario umano proveniente da ogni dove dello stivale italico, Nico Cordola filtra con il suo sguardo da ragazzo che guarda il mondo col candore di chi non riesce a capire come gli umani facciano di tutto per complicarsi la vita e generare conflitti, anche laddove non ce ne sono le condizioni, i cambiamenti sociali e culturali che stentano a portare un paese come l’Italia verso la modernità.

La società dei consumi, l’uso a fini deculturalizzanti della televisione e l’ascesa di un ceto politico che usa sempre più la xenofobia come argomento per autoalimentare un proprio consolidato potere fondato sulle stesse logiche di familismo amorale che dice di combattere, hanno trasformato Milano, e con essa tutto il paese, in un’assemblea aziendale scandita da continui battimani a comando, come sul set di “Ok il Prezzo è Giusto”.

Il protagonista, trova un po’ di conforto nei rimandi nostalgici alle visioni dei paesaggi di uliveti millenari e di dune ricoperte di macchia mediterranea, e però indignandosi di fronte all’indifferenza dei suoi conterranei rispetto alla violenza della cementificazione selvaggia che porta ricchezza solo per pochi, devastando la bellezza del suo territorio d’origine.

(Daniele Martini)

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