BARI. “Se la prova del bilancio era stata superata solo grazie all’aiuto della Regione Puglia ed ai suoi ingenti finanziamenti attinti direttamente dal bilancio autonomo, i numeri rossi alla voce passeggeri nel mese di agosto, solitamente mese florido grazie al turismo, rappresentano invece la controprova di una gestione assolutamente negativa della rete aeroportuale pugliese, alla quale stavolta non ci sarà alcun rimedio diverso da un dietrofront da parte dell’amministratore unico di Aeroporti di Puglia, mirato ad intraprendere una politica finalmente aperta a nuove soluzioni che coinvolgano l’intero territorio regionale”.
Aldo Pugliese, Segretario Generale della UIL di Puglia, alla luce del calo di passeggeri registrato da AdP nel mese di agosto, si dichiara null’affatto sorpreso di come “l’amministratore unico, nell’annunciare una revisione degli investimenti, si sia dimenticato ancora una volta che gli aeroporti gestiti da AdP siano quattro e non due. Nei piani per il prossimo futuro non v’è traccia, infatti, di Foggia e Grottaglie. Eppure, se l’obiettivo è incrementare il flusso di passeggeri, ignorare con testardaggine lo scalo dauno e quello ionico non è certo una scelta logica e conseguente”.
Pugliese ritiene che “mettere in rete Foggia e Taranto sia indispensabile per rilanciare il sistema aeroportuale regionale e per sostenere il risveglio dell’economia pugliese. Lo scalo foggiano, infatti, è punto di riferimento non solo della seconda provincia più estesa della penisola, ma anche della Basilicata settentrionale e del Molise. Uno scalo, peraltro, con enormi potenzialità grazie agli afflussi del turismo religioso ed imprenditoriale”.
Idem per Taranto, dove “si è di fronte a una situazione simile. L’Arlotta, oltre a servire la provincia tarantina, potrebbe tornare estremamente utile a tutta l’area ionica, che va dalla Basilicata alla Calabria settentrionale, nella quale sono disponibili ben 45000 posti letto in villaggi turistici. Senza dimenticare che la pista di 3,2 km di Grottaglie è l’unica in Puglia in grado di permettere decollo e atterraggio di velivoli della dimensione dei Jumbo”.
“Tante sono le opportunità che la Puglia sta perdendo a causa di scelte fin troppo scontate per chi ha davvero come priorità gli interessi della nostra regione. Per questo, cercare una motivazione all’atteggiamento dell’amministratore unico di AdP, che imperterrito continua a penalizzare due grandi risorse al servizio dell’economia regionale, rappresenta un’impresa proibitiva. Aeroporti di Puglia ha bisogno di una gestione programmata e solida – conclude Pugliese – e non di spot senza stabili fondamenta come il famigerato progetto di privatizzazione, annunciato in svariate occasioni e mai portato a buon fine: l’ennesimo flop di una lunga serie”.
Aldo Pugliese, Segretario Generale della UIL di Puglia, alla luce del calo di passeggeri registrato da AdP nel mese di agosto, si dichiara null’affatto sorpreso di come “l’amministratore unico, nell’annunciare una revisione degli investimenti, si sia dimenticato ancora una volta che gli aeroporti gestiti da AdP siano quattro e non due. Nei piani per il prossimo futuro non v’è traccia, infatti, di Foggia e Grottaglie. Eppure, se l’obiettivo è incrementare il flusso di passeggeri, ignorare con testardaggine lo scalo dauno e quello ionico non è certo una scelta logica e conseguente”.
Pugliese ritiene che “mettere in rete Foggia e Taranto sia indispensabile per rilanciare il sistema aeroportuale regionale e per sostenere il risveglio dell’economia pugliese. Lo scalo foggiano, infatti, è punto di riferimento non solo della seconda provincia più estesa della penisola, ma anche della Basilicata settentrionale e del Molise. Uno scalo, peraltro, con enormi potenzialità grazie agli afflussi del turismo religioso ed imprenditoriale”.
Idem per Taranto, dove “si è di fronte a una situazione simile. L’Arlotta, oltre a servire la provincia tarantina, potrebbe tornare estremamente utile a tutta l’area ionica, che va dalla Basilicata alla Calabria settentrionale, nella quale sono disponibili ben 45000 posti letto in villaggi turistici. Senza dimenticare che la pista di 3,2 km di Grottaglie è l’unica in Puglia in grado di permettere decollo e atterraggio di velivoli della dimensione dei Jumbo”.
“Tante sono le opportunità che la Puglia sta perdendo a causa di scelte fin troppo scontate per chi ha davvero come priorità gli interessi della nostra regione. Per questo, cercare una motivazione all’atteggiamento dell’amministratore unico di AdP, che imperterrito continua a penalizzare due grandi risorse al servizio dell’economia regionale, rappresenta un’impresa proibitiva. Aeroporti di Puglia ha bisogno di una gestione programmata e solida – conclude Pugliese – e non di spot senza stabili fondamenta come il famigerato progetto di privatizzazione, annunciato in svariate occasioni e mai portato a buon fine: l’ennesimo flop di una lunga serie”.
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