ROMA. Un patto di legislatura che veda insieme Pd-Sel da una parte e campo moderato, con l'Udc in testa, appare sempre piu' probabile in caso di vittoria del centro sinistra. L'accoglienza ricevuta da Pier Ferdinando Casini alla Festa democratica di Reggio Emilia vale, in questo senso, piu' di tante parole.
Un lungo applauso ha sottolineato l'arrivo e il primo intervento di Casini a Campovolo. Certo, rimangono da chiarire alcuni "equivoci" per dirla con il leader Udc: primo fra tutti quello riguardante la distanza, "un abisso", tra la posizione di sostegno al governo Monti del Pd e le critiche aspre che Nichi Vendola riserva al presidente del Consiglio. Quasi a voler rispondere ai dubbi del leader centrista, Bersani, da Torino, ha precisato che quella con Sel sara' "un'alleanza non settaria, populista e deve dare un messaggio di dialogo e disponibilita' con tutte quelle forze che rifiutano il berlusconismo, il leghismo, il populismo e che rifiutano una deriva antieuropea, antieuro". Spazio per Casini, a cui il segretario democrat ha rivolto un applauso per aver contribuito a far cadere Berlusconi ce n'e', specie se concretizzato sotto la forma di un patto di legislatura.
Casini ha voluto ringraziare il partito di Bersani, davanti ai suoi militanti, per avere avuto il coraggio di rinunciare a una facile vittoria elettorale per sostenere il governo Monti, anteponendo il bene del Paese a quello del partito. E a chi mostra ancora riserve nei confronti di un patto che potrebbe sciogliersi alla prima prova sui temi sensibili, Casini risponde: "Cattolici ce ne sono in ogni schieramento, al momento di votare suo temi sensibili ciascuno fara' valere la propria coscienza".
Dario Franceschini, interlocutore del leader centrista a Reggio Emilia, ha sottolineato che "la coerenza delle lettorato cattolico" non e' prerogativa di una singola forza politica "anche perche' non ci sono solo i temi etici, ma anche quelli sociali ne riguardano l'accoglienza del diverso, dei migranti, l'aiuto ai poveri".
Temi su cui il Pd ha le "carte in regola". Non ha le carte in regola, invece, l'Idv a cui il segretario democratico sbatte la porta sul naso: "Io con chi mi insulta non mi alleo".
Un lungo applauso ha sottolineato l'arrivo e il primo intervento di Casini a Campovolo. Certo, rimangono da chiarire alcuni "equivoci" per dirla con il leader Udc: primo fra tutti quello riguardante la distanza, "un abisso", tra la posizione di sostegno al governo Monti del Pd e le critiche aspre che Nichi Vendola riserva al presidente del Consiglio. Quasi a voler rispondere ai dubbi del leader centrista, Bersani, da Torino, ha precisato che quella con Sel sara' "un'alleanza non settaria, populista e deve dare un messaggio di dialogo e disponibilita' con tutte quelle forze che rifiutano il berlusconismo, il leghismo, il populismo e che rifiutano una deriva antieuropea, antieuro". Spazio per Casini, a cui il segretario democrat ha rivolto un applauso per aver contribuito a far cadere Berlusconi ce n'e', specie se concretizzato sotto la forma di un patto di legislatura.
Casini ha voluto ringraziare il partito di Bersani, davanti ai suoi militanti, per avere avuto il coraggio di rinunciare a una facile vittoria elettorale per sostenere il governo Monti, anteponendo il bene del Paese a quello del partito. E a chi mostra ancora riserve nei confronti di un patto che potrebbe sciogliersi alla prima prova sui temi sensibili, Casini risponde: "Cattolici ce ne sono in ogni schieramento, al momento di votare suo temi sensibili ciascuno fara' valere la propria coscienza".
Dario Franceschini, interlocutore del leader centrista a Reggio Emilia, ha sottolineato che "la coerenza delle lettorato cattolico" non e' prerogativa di una singola forza politica "anche perche' non ci sono solo i temi etici, ma anche quelli sociali ne riguardano l'accoglienza del diverso, dei migranti, l'aiuto ai poveri".
Temi su cui il Pd ha le "carte in regola". Non ha le carte in regola, invece, l'Idv a cui il segretario democratico sbatte la porta sul naso: "Io con chi mi insulta non mi alleo".
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