BARI. "Le primarie servono ad individuare un leader e ad approvare il suo programma sul quale far convergere una coalizione. Per questo non sono ammissibili limitazioni preventive a possibili candidati o a punti di programma. Tantomeno è possibile circoscrivere i votanti agitando lo spauracchio dell'inquinamento del voto. Il sistema delle primarie funzionerà se a cominciare dal nostro partito ci sarà ancora spazio per una buona dose di coraggio."
Lo dichiarano Fabiano Amati e Antonio Decaro, rispettivamente assessore regionale e capogruppo del PD nel Consiglio regionale pugliese, con riferimento al dibattito che in queste ore si sta sviluppando in vista dell'Assemblea nazionale del PD prevista per 6 ottobre prossimo.
"La scelta delle primarie compiuta dal PD negli anni scorsi non ammette limitazioni di sorta ad uso delle nomenclature, e determina una notevole chiarezza programmatica. In questo modo eviteremmo anche le insopportabili mediazioni, spesso al ribasso, che ci hanno resi protagonisti di un dibattito sterile e fatti apparire come conservatori a dispetto della vena riformista sempre dichiarata e purtroppo poco praticata.
Fuori dallo schema delle primarie, libere ed aperte, non riusciamo ad individuare nessun altro modo o posto dove praticare la chiarezza, meno che mai nell'Assemblea nazionale del nostro partito, sempre poco disponibile a votare su qualsiasi tema su cui ci emergano differenze.
Abbiamo bisogno di tornare ai luoghi e ai metodi propri della democrazia. Gli stessi che abbiamo invocato per tanto tempo nelle piazze e attraverso i quali ci siamo distinti come alternativa per il nostro paese. Ora la sfida del Pd e del centro sinistra intero sarà rendere credibile quell’alternativa, in primo luogo restituendo la scheda elettorale ai cittadini in modo che possano determinare il nostro e il loro percorso a partire dalla scelta del leader che guiderà il prossimo governo. Qualsiasi limitazione a priori appare come un porcellum bis.
Per questi motivi, durante la prossima assemblea nazionale sottoscriveremo ogni documento che garantisca tali intendimenti, o in mancanza di ciò ci faremo noi stessi promotori di proposte da sottoporre al voto, perché se il tempo è grave, come si dice, c'è il bisogno di scelte gravi senza tener conto di nessuna carriera da preservare e/o costruire, a partire dalle nostre"./
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