Beni confiscati: domani Emiliano inaugura due centri integrazione minori

BARI. Sarà il sindaco Michele Emiliano a inaugurare domani, giovedì 27 settembre, i due nuovi Centri servizi dell’Amministrazione comunale dedicati a percorsi di integrazione e reinserimento sociale e inseriti nel progetto “L’Albero che non c’è”, rivolto a giovani tra i 15 ed i 18 anni (residenti a Bari) e tra i 15 ed i 21 anni (transitati nel circuito penale).

Le due strutture sorgono in altrettanti beni immobili confiscati alla criminalità organizzata e riutilizzati attraverso il PON FESR “Sicurezza per lo sviluppo - Obiettivo Convergenza 2007 - 2013”: si tratta di un Centro risorse, in piazza San Pietro 29 a Barivecchia, e di una Comunità di prima accoglienza, in via V. Lojacono 7 a Japigia.

Le attività de “L’Albero che non c’è”, un’iniziativa promossa dal Comune di Bari e finalizzata a ridurre il fenomeno della devianza giovanile nell’ottica di coesione del tessuto sociale e di rafforzamento della legalità sul territorio, saranno coordinate per 11 mesi dall’ATS costituita dalla cooperativa sociale CAPS, dall’associazione UNISCO e dal consorzio Meridia. Oltre al sindaco di Bari, interverranno all’inaugurazione del Centro risorse, alle ore 11, in piazza San Pietro 29, nel Borgo antico, l’assessore al Welfare Ludovico Abbaticchio, i presidenti della IX e V circoscrizione, Mario Ferorelli e Giorgio d’Amore, e i presidenti della rete che gestisce il progetto, Marcello Signorile per la Cooperativa Sociale CAPS, Serge D’Oria per l’Associazione UNISCO e Gianfranco Visicchio per il Consorzio Meridia.

A seguire, alle ore 12.30, l’assessore Abbaticchio inaugurerà la Comunità di prima accoglienza in via V. Lojacono 7, nel quartiere Japigia.

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