Caos a Canale 8 a Lecce: si dimette il direttore responsabile del TG8 Gorgoni

(GUARDA IL VIDEO). La crisi in Italia, ed in particolar modo nel settore dell'editoria e del giornalismo, continua ad andare avanti. Moltissime sono le redazioni giornalistiche e televisive le quali si trovano, tuttora, in condizioni di disagio a causa dei tagli al personale. Molte aziende sono state costrette a vendere o addirittura a licenziare i loro dipendenti, lasciandoli così a casa ed in balia delle onde. L'informazione, poi, non può essere pagata quattro soldi e non può essere ridotta a nulla.

Tra le tante realtà in fallimento, vi è anche quella della storica emittente televisiva di Lecce, ovvero Canale 8. E proprio in questi giorni, si è venuto a conoscenza della triste realtà dei fatti, subito dopo le dimissioni date dal suo direttore editoriale Gaetano Gorgoni.

Durante il suo ultimo tg, sono state queste le sue parole che hanno fatto riflettere: "Sono qui per annunciare che la mia esperienza alla guida di questa emittente in qualità di direttore responsabile si conclude qui. Oggi ho inviato una raccomandata con le mie dimissioni formali, dopo oltre 5 anni alla guida del TG8 e dopo molti più anni alla conduzione di programmi di approfondimento su questa emittente. E' un addio amaro il mio, ma sono costretto a farlo per difendere la mia dignità di giornalista e per dire NO alla precarizzazione del lavoro e alle ingiustizie che, in quest'ultimo anno, hanno dovuto subire tutti i lavoratori di Canale 8. C'è chi è stato sfrattato da casa, perché qualcuno ha deciso di arretrarsi con gli stipendi di ben 8 mesi. La proprietà ha deciso di far pagare a noi il prezzo di una gestione fallimentare. Se il fatturato di una televisione cala, se non riesce a funzionare l'ufficio commerciale perché non ci sono nuovi capitali per gli investimenti, bisogna vendere: questa è la legge del mercato. E' successo anche al Quotidiano di Puglia qualche anno fa quando entrò in crisi. Il suo primo editore, l'editore vero, capì che bisognava vendere ad imprenditori forti. Oggi i lavoratori che erano all'epoca nel Quotidiano, si sono pensionati nel primo giornale del Salento perché il giornale è stato acquistato da Caltagirone. Anche noi abbiamo avuto un'opportunità simile: imprenditori importanti, un anno fa, sono venuti a bussare alla nostra porta ma sono stati mandati via a mani vuote. Ecco il risultato: tutti a casa e una struttura svuotata di contenuti e professionalità. Eppure sembra che un passaggio di società ci sia stato. Quali vantaggi ha portato? Gli stipendi arretrati non sono ancora stati pagati".

Daniele Martini

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