FOGGIA. “È sconcertante e allarmante la situazione in cui versano le carceri di Foggia e vergognosa è l’inerzia del governo nazionale che sa applicare solo tagli lineari che hanno portato allo smantellamento dell’intero sistema di welfare schiacciando i deboli e impoverendo i più fragili. Il sistema delle carceri rappresenta la misura del grado di civiltà di un Paese. Dimmi che carceri che hai e ti dirò che società civile sei. C’è un ordine del giorno approvato in consiglio regionale nel luglio scorso che impegnava la Regione Puglia a mettere in atto tutti gli interventi necessari per sostenere il sistema penitenziario regionale, per garantite una condizione di vita dignitosa e un’adeguata assistenza sanitaria a tutti i detenuti pugliesi; c’è anche la mia lettera di denuncia inviata al Ministro Cancellieri con la quale rappresentavo l’inferno in cui si sono rinchiusi i detenuti foggiani. Abbiamo anche istituito il Garante dei detenuti e quello dei minori. La situazione però è rimasta immutata. Nessuna iniziativa è stata intrapresa”. È il grido d’allarme lanciato dal consigliere de La Puglia per Vendola Anna Nuzziello. “Basta – continua la Nuzziello-, è finito il tempo delle ricognizioni, delle denunce e dell’attesa. Siamo stati nelle carceri, abbiamo visto con i nostri occhi la sofferenza e il degrado fisico e psicologico in cui vivono i detenuti, lo abbiamo denunciato alle istituzioni competenti e tramite la stampa abbiamo tenuto alta l’attenzione, ma ora è giunto il momento di passare agli atti concreti. Bisogna istituire un tavolo permanente di confronto con le autorità competenti e le istituzioni locali con dietro una cabina di regia che includa le associazioni di volontariato e cittadini, la cui sensibilità è stata sempre molto spiccata riguardo ai problemi dei detenuti che sia preposta al costante monitoraggio della situazione carceraria, per programmare una linea di interventi urgenti ed efficaci che pongano fine alla situazione giunta al collasso in cui versano le case penitenziarie foggiane. E tutte le istituzioni pugliesi locali e nazionali devono far fronte comune per spingere il governo nazionale affinché garantisca una dignitosa e civile permanenza dei detenuti nelle carceri, prevedendo anche la possibilità di incrementare ogni forma possibile alternativa alla carcerazione, in modo da incentivare un graduale svuotamento degli Istituti di pena e nel contempo consentire una seria riabilitazione sociale”.