Cassazione: sciopero avvocati non blocca cause lavoro

BARI. Lo sciopero degli avvocati non blocca le cause di lavoro. Lo ha sancito la Cassazione, ricordando che "l'astensione non e' consentita nei procedimenti civili aventi ad oggetto licenziamenti individuali o collettivi". In particolare, la sezione Lavoro e' stata chiamata ad intervenire su una causa di lavoro tra il comune di Barletta e un dirigente del settore bilancio con un contratto a termine. La discussione della causa, ricostruisce la sentenza 15649, era andata avanti nonostante il difensore del comune avesse dichiarato di aderire all'astensione regolarmente proclamata dall'organizzazione di categoria.

In proposito, la Suprema Corte ha osservato che "l'astensione non e' consentita nei procedimenti civili aventi ad oggetto licenziamenti individuali o collettivi". Spiega la Cassazione che "la disposizione va interpretata estensivamente, ossia riferita a tutte le controversie" che riguardano "la fine di un rapporto di lavoro voluta, con efficacia costituitiva o dichiarativa, dal datore di lavoro e contrastata dal lavoratore che tende in ogni caso ad evitare la fine di un suo diritto soggettivo, quello del lavoro, garantito dalla Costituzione". Nel dettaglio, la Suprema Corte ha convalidato la decisione della Corte d'appello di Bari che, nell'ottobre 2009, aveva dichiarato legittimo il termine contrattuale imposto al professionista dal comune.

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