PALERMO, 26 SET - ''La Consulta deve decidere su una questione di principio: se avevamo o meno l'obbligo di distruggere le intercettazioni, non sul numero o sul contenuto.
Ci sembra francamente anomalo, non ci aspettavamo una simile richiesta''. Cosi' il procuratore aggiunto di Palermo, Antonio Ingroia, commenta le richieste della Corte costituzionale che vuole sapere il numero e le date delle telefonate intercettate dalla Dia fra il presidente della Repubblica e l'ex ministro dell'Interno Nicola Mancino.
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