LECCE. “In un momento storico di ristrettezze causate da una crisi economica europea e mondiale di non facile soluzione – spiega l’assessore Andrea Guido - di concerto con il sindaco Paolo Perrone si era pensato di rinunciare ad affidare a professionisti esterni l’incarico di Energy Manager Comunale e di portare un ulteriore risparmio al Bilancio comunale. Questo è stato possibile solo grazie alla disponibilità a svolgere tali mansioni offerta dall’architetto Fernando Bonocuore, già dirigente del settore Ambiente e in possesso dei requisiti previsti per lo svolgimento di tale attività. Mi sembra ovvio che nulla potevo nei confronti di una determinazione emanata nel gennaio 2012, quando ancora non ero stato investito da alcuna delega assessorile al ramo”.
“Mi sembra, inoltre doveroso sottolineare – aggiunge l’assessore Guido - che le funzioni, le mansioni e le responsabilità ulteriori di cui si è fatto carico Bonocuore non potranno essere prorogate all’infinito, viste il monumentale carico di lavoro e responsabilità al quale già è sottoposto ogni giorno. La soluzione prospettata oggi, già adottata da me e dal sindaco in tempi non sospetti, quando ancora la polemica non era nata, rimane, in ogni caso, una soluzione temporanea e di ripiego”. “Il Responsabile per la Conservazione e l’Uso Razionale dell’Energia nell’Ente Locale – continua Guido - si inserisce in una catena di competenze intersettoriali da utilizzarsi per l’attuazione di un organico programma di gestione, pianificazione e conservazione delle risorse energetiche all’insegna della sicurezza e della tutela dall’inquinamento, al fine di ridurre i consumi di energia e di migliorare le condizioni di compatibilità ambientale dell'utilizzo dell'energia a parità di servizio reso e di qualità della vita in tutto il territorio comunale. La figura prevista dalla legge, a mio avviso, riveste un ruolo importantissimo per un’Amministrazione come la nostra che basa sull’interdisciplinarità il suo punto di forza e garantisce il collegamento tra gli input politici e la macchina amministrativa, per consentire di trasformare la sensibilità sul tema dell’energia e dello sviluppo sostenibile in azioni concrete. Obiettivi, questi, alla base del programma previsto per il mio mandato”.
“Sottolineare più volte – conclude l’assessore Andrea Guido - in ogni comunicato stampa, che compito dell’Energy Manager Comunale sarebbe quello di verificare che gli impiegati pubblici spengano la luce alla fine di ogni giornata lavorativa, mi sembra sarcasmo spicciolo e strumentale. La legge, per fortuna, impone che la Pubblica Amministrazione debba operare nel campo del risparmio energetico delle strutture di propria competenza, è ovvio, ma prevede anche e soprattutto che operi nel campo della programmazione energetica locale”.
“Mi sembra, inoltre doveroso sottolineare – aggiunge l’assessore Guido - che le funzioni, le mansioni e le responsabilità ulteriori di cui si è fatto carico Bonocuore non potranno essere prorogate all’infinito, viste il monumentale carico di lavoro e responsabilità al quale già è sottoposto ogni giorno. La soluzione prospettata oggi, già adottata da me e dal sindaco in tempi non sospetti, quando ancora la polemica non era nata, rimane, in ogni caso, una soluzione temporanea e di ripiego”. “Il Responsabile per la Conservazione e l’Uso Razionale dell’Energia nell’Ente Locale – continua Guido - si inserisce in una catena di competenze intersettoriali da utilizzarsi per l’attuazione di un organico programma di gestione, pianificazione e conservazione delle risorse energetiche all’insegna della sicurezza e della tutela dall’inquinamento, al fine di ridurre i consumi di energia e di migliorare le condizioni di compatibilità ambientale dell'utilizzo dell'energia a parità di servizio reso e di qualità della vita in tutto il territorio comunale. La figura prevista dalla legge, a mio avviso, riveste un ruolo importantissimo per un’Amministrazione come la nostra che basa sull’interdisciplinarità il suo punto di forza e garantisce il collegamento tra gli input politici e la macchina amministrativa, per consentire di trasformare la sensibilità sul tema dell’energia e dello sviluppo sostenibile in azioni concrete. Obiettivi, questi, alla base del programma previsto per il mio mandato”.
“Sottolineare più volte – conclude l’assessore Andrea Guido - in ogni comunicato stampa, che compito dell’Energy Manager Comunale sarebbe quello di verificare che gli impiegati pubblici spengano la luce alla fine di ogni giornata lavorativa, mi sembra sarcasmo spicciolo e strumentale. La legge, per fortuna, impone che la Pubblica Amministrazione debba operare nel campo del risparmio energetico delle strutture di propria competenza, è ovvio, ma prevede anche e soprattutto che operi nel campo della programmazione energetica locale”.