BARI. “Un’occasione straordinaria per confrontarsi e per lanciarsi verso nuovi orizzonti politici, nuovi traguardi, nuove prospettive sempre più ambiziose. E per riportare al Centro della Politica valori veri, intramontabili e che proprio per questo devono continuare a essere e incarnare la stella polare nel cammino di cattolici e laici verso il bene comune: la solidarietà, il welfare, la famiglia, la persona”.
Giannicola De Leonardis, segretario provinciale dell’Unione di Capitanata e presidente della settima Commissione Affari Istituzionali della Regione Puglia, così commenta il successo della seconda Festa provinciale appena celebrata a Rodi Garganico e caratterizzata da una notevole partecipazione, sia in termini numerici che sul piano emotivo.
“Sullo sfondo – evidenzia De Leonardis - lo Scudo crociato della Democrazia Cristiana, evocato in molti degli interventi e dibattiti, protagonista di un appassionato confronto lo scorso sabato pomeriggio tra gli on. Gianni Fontana e Raffaele Fitto – già componente del movimento giovanile della Dc - all’insegna degli elementi di condivisione e non di attrito, e dell’analisi dell’europarlamentare Clemente Mastella, che domenica ha rimarcato come, ‘per la prima volta dal dopoguerra, alle prossime elezioni nessun partito raggiungerà la soglia del 30 per cento dei consensi: una chiara manifestazione di disaffezione degli elettori verso i partiti e la politica in generale, e di disgregazione e frammentazione dello scenario attuale’”.
“Per questo - sottolinea De Leonardis - seguiremo con interesse gli sviluppi del Congresso nazionale - riservato agli iscritti nel 1992 – della Democrazia Cristiana che deciderà se chiudere definitivamente o riaprire una stagione mai abbastanza rimpianta, al di là degli errori e delle degenerazioni”.
“Nell’immediato – annuncia in conclusione De Leonardis - una serie di incontri nelle prossime settimane daranno vita e anima all’Unione Democratica Pugliese, movimento che intende estendere su scala regionale la significativa esperienza dell’Unione di Capitanata. Da segnalare, infine, la solidarietà e la vicinanza espressa agli avvocati del Tribunale di Rodi Garganico, sezione staccata di quello lucerino appena soppresso, e le sofferte parole del presidente dell’Ordine lucerino Pippo Agnusdei”.
Giannicola De Leonardis, segretario provinciale dell’Unione di Capitanata e presidente della settima Commissione Affari Istituzionali della Regione Puglia, così commenta il successo della seconda Festa provinciale appena celebrata a Rodi Garganico e caratterizzata da una notevole partecipazione, sia in termini numerici che sul piano emotivo.
“Sullo sfondo – evidenzia De Leonardis - lo Scudo crociato della Democrazia Cristiana, evocato in molti degli interventi e dibattiti, protagonista di un appassionato confronto lo scorso sabato pomeriggio tra gli on. Gianni Fontana e Raffaele Fitto – già componente del movimento giovanile della Dc - all’insegna degli elementi di condivisione e non di attrito, e dell’analisi dell’europarlamentare Clemente Mastella, che domenica ha rimarcato come, ‘per la prima volta dal dopoguerra, alle prossime elezioni nessun partito raggiungerà la soglia del 30 per cento dei consensi: una chiara manifestazione di disaffezione degli elettori verso i partiti e la politica in generale, e di disgregazione e frammentazione dello scenario attuale’”.
“Per questo - sottolinea De Leonardis - seguiremo con interesse gli sviluppi del Congresso nazionale - riservato agli iscritti nel 1992 – della Democrazia Cristiana che deciderà se chiudere definitivamente o riaprire una stagione mai abbastanza rimpianta, al di là degli errori e delle degenerazioni”.
“Nell’immediato – annuncia in conclusione De Leonardis - una serie di incontri nelle prossime settimane daranno vita e anima all’Unione Democratica Pugliese, movimento che intende estendere su scala regionale la significativa esperienza dell’Unione di Capitanata. Da segnalare, infine, la solidarietà e la vicinanza espressa agli avvocati del Tribunale di Rodi Garganico, sezione staccata di quello lucerino appena soppresso, e le sofferte parole del presidente dell’Ordine lucerino Pippo Agnusdei”.