di Nicola Zuccaro. La prima giornata fierisitica si apre all'insegna dei ritardi e dei malumori. All'indomani della breve visita del Presidente del Consiglio, gli stands e i padiglioni si presentano ancora incompleti.
La causa di questo ritardo è stata provocata dall'ordine di servizio con il quale Prefettura e Questura hanno disposto, per motivi di sicurezza, la sospensione dei lavori per consentire l'arrivo, la permanenza e la partenza del corteo presidenziale lungo la giornata di Venerdì 7 Settembre.
Uno slittamento che ha fatto già registrare i primi malumori fra gli steward già demotivati prima ancora che la Fiera aprisse i cancelli al pubblico intorno alle 11 dell'8 Settembre.
Una demotivazione accompagnata dalla constatazione che la "Campionaria" di una volta non esiste più. Di chi la colpa? Delle dirigenze che, succedutesi negli ultimi anni, sono state miopi e poco o per nulla lungimiranti nell'osservare i mutamento sociali ed economici legati alla gloabalizzazione e al rinnovo dei cicli di produzione.
La causa di questo ritardo è stata provocata dall'ordine di servizio con il quale Prefettura e Questura hanno disposto, per motivi di sicurezza, la sospensione dei lavori per consentire l'arrivo, la permanenza e la partenza del corteo presidenziale lungo la giornata di Venerdì 7 Settembre.
Uno slittamento che ha fatto già registrare i primi malumori fra gli steward già demotivati prima ancora che la Fiera aprisse i cancelli al pubblico intorno alle 11 dell'8 Settembre.
Una demotivazione accompagnata dalla constatazione che la "Campionaria" di una volta non esiste più. Di chi la colpa? Delle dirigenze che, succedutesi negli ultimi anni, sono state miopi e poco o per nulla lungimiranti nell'osservare i mutamento sociali ed economici legati alla gloabalizzazione e al rinnovo dei cicli di produzione.