FOGGIA. Da diversi mesi ha cominciato a maltrattare e picchiare la sua compagna con la quale ha una relazione da 16 anni. I carabinieri di San Paolo Civitate, in provincia di Foggia, hanno arrestato C.C., 41 anni, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Lucera, con le accuse di maltrattamenti in famiglia, estorsione aggravata reiterata e continuata e violenza privata.
La donna ha raccontato ai carabinieri che lo stato di dipendenza da eroina era alla base delle continue richieste di denaro alle quali la donna non poteva piu' far fronte. I rifiuti di consegnare denaro hanno portato l'indagato a continue ingiurie, minacce di morte e violenze nei confronti della donna, gesti che avvenivano sovente alla presenza dei figli e di amici. La donna, inoltre, negli ultimi mesi piu' volte ha chiesto denaro ai conoscenti per soddisfare le richieste del compagno e per evitare possibili ritorsioni.
Le dichiarazioni della donna hanno trovato puntuale riscontro nelle testimonianze di alcuni vicini di casa, i quali piu' volte, temendo il peggio, hanno ospitato presso le proprie abitazioni la malcapitata. Le angherie e le vessazioni subite da tempo, la condizione psicologica di timore e di ansia, le umiliazioni e le ripetute sofferenze fisiche, hanno reso concreto il pericolo per l'incolumita' e per la vita della donna, tanto da convincerla a rivolgersi ai carabinieri. I militari, a seguito di una serie di indagini che hanno confermato la veridicita' del racconto, hanno consentito all'Autorita' Giudiziaria di Lucera l'emissione di una misura cautelare.
La donna ha raccontato ai carabinieri che lo stato di dipendenza da eroina era alla base delle continue richieste di denaro alle quali la donna non poteva piu' far fronte. I rifiuti di consegnare denaro hanno portato l'indagato a continue ingiurie, minacce di morte e violenze nei confronti della donna, gesti che avvenivano sovente alla presenza dei figli e di amici. La donna, inoltre, negli ultimi mesi piu' volte ha chiesto denaro ai conoscenti per soddisfare le richieste del compagno e per evitare possibili ritorsioni.
Le dichiarazioni della donna hanno trovato puntuale riscontro nelle testimonianze di alcuni vicini di casa, i quali piu' volte, temendo il peggio, hanno ospitato presso le proprie abitazioni la malcapitata. Le angherie e le vessazioni subite da tempo, la condizione psicologica di timore e di ansia, le umiliazioni e le ripetute sofferenze fisiche, hanno reso concreto il pericolo per l'incolumita' e per la vita della donna, tanto da convincerla a rivolgersi ai carabinieri. I militari, a seguito di una serie di indagini che hanno confermato la veridicita' del racconto, hanno consentito all'Autorita' Giudiziaria di Lucera l'emissione di una misura cautelare.
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