BARI. “La riprogrammazione delle risorse comunitarie destinate alle Regioni del Sud va bene se c’è reale rischio di perdere i fondi e in questo senso il Governo Monti prosegue il lavoro e le politiche del Governo Berlusconi e del ministro Fitto che, però, va ricordato, ha attuato la riprogrammazione in costante raccordo con le Regioni e la Commissione Europea per arrivare non a ricentralizzare i fondi, ma ad aiutare le Regioni a spenderli presto e bene concentrandoli su progetti strategici e prioritari”.
Lo sostiene in una nota il capogruppo del Pdl alla Regione Puglia, Rocco Palese, che aggiunge: “In questo senso e anche grazie alla proficua collaborazione istituzionale dell’ultimo periodo tra il ministro Fitto e il Presidente Vendola, non ci risulta che in Puglia vi sia il concreto rischio di disimpegno di fondi comunitari che, invece, possono e devono trasformarsi subito in cantieri per realizzazione di opere pubbliche e creazione di posti di lavoro. Quindi sarebbe utile che il Governo non pensi sempre e solo a riprogrammare ma anche ad aiutare le Regioni a spendere i fondi di cui è stato scongiurato il disimpegno. Alla luce di questo continua a stupire il tono pacato con cui il Presidente Vendola si oppone all’ipotesi di riprogrammazione e la improvvisa timidezza che gli impedisce di chiedere a gran voce, anzi di pretendere, dal Governo Monti i fondi già assegnati alle Regioni con la Delibera Cipe del Governo Berlusconi di agosto 2011, ma non ancora materialmente trasferiti alle Regioni. Si tratta in tutto di 7,4 miliardi di euro che finanziano interventi immediatamente cantierabili riguardanti le grandi opere strategiche nazionali e regionali ferroviarie e viarie essenziali per ricucire Nord e Sud del Paese”.
Lo sostiene in una nota il capogruppo del Pdl alla Regione Puglia, Rocco Palese, che aggiunge: “In questo senso e anche grazie alla proficua collaborazione istituzionale dell’ultimo periodo tra il ministro Fitto e il Presidente Vendola, non ci risulta che in Puglia vi sia il concreto rischio di disimpegno di fondi comunitari che, invece, possono e devono trasformarsi subito in cantieri per realizzazione di opere pubbliche e creazione di posti di lavoro. Quindi sarebbe utile che il Governo non pensi sempre e solo a riprogrammare ma anche ad aiutare le Regioni a spendere i fondi di cui è stato scongiurato il disimpegno. Alla luce di questo continua a stupire il tono pacato con cui il Presidente Vendola si oppone all’ipotesi di riprogrammazione e la improvvisa timidezza che gli impedisce di chiedere a gran voce, anzi di pretendere, dal Governo Monti i fondi già assegnati alle Regioni con la Delibera Cipe del Governo Berlusconi di agosto 2011, ma non ancora materialmente trasferiti alle Regioni. Si tratta in tutto di 7,4 miliardi di euro che finanziano interventi immediatamente cantierabili riguardanti le grandi opere strategiche nazionali e regionali ferroviarie e viarie essenziali per ricucire Nord e Sud del Paese”.
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