"Fuga da Alcatass": consumatori incatenati in piazza a Montecitorio

(GUARDA IL VIDEO) Consumatori in catene davanti a Montecitorio. I rappresentanti di alcuni associazioni di consumatori protestano contro il carovita in piazza Montecitorio a Roma.

“Fuga da Alcatass” è lo slogan che riassume la disperazione dei cittadini tartassati dal carovita. A farsi portavoce della quotidiana lotta contro il carovita, i rappresentanti delle associazioni di consumatori italiane che, questa mattina, si sono date appuntamento in Piazza Monteciotorio per protestare. Al sit in hanno partecipato gli esponenti di Associazione Consumatori Utenti, Assoutenti, Casa del Consumatore, Codacons, Codici, Confconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Unione Nazionale Consumatori, con la partecipazione di Coldiretti, Acli Terra e Comitas.

Al centro della manifestazione anche le proposte per superare lo scoglio della crisi: ridurre la pressione fiscale, tagliare sprechi e contenere le accise sui carburanti.Misure che a regime porterebbero ad un risparmio di circa 2.500 euro annui a famiglia.
Di qui la richiesta di aprire un tavolo di confronto con il governo Monti per dare segnali e risposte concrete ai cittadini.

Singolare la protesta dei Coldiretti, rappresentanti dal presidente Giovani Coldiretti, Vittorio Sangiorgio. “Abbiamo sintetizzato in questo carrello - spiega all’Agenparl - quello che è il costume cambiato degli italianiperchè si sono ridotti i consumi degli alimentari. una riduzione dettata dal fatto che i consumatori si devono concentrare su altro, basti pensare alla benzina. E’ eclatante il calo del consumo del latte che è calato del 7%”.

“Le imprese agricole subiscono due volte questo meccanismo - dice ancora - perchè i consumatori da un lato non acquistano perchè non hanno le condizioni economiche per poterlo fare e dall’altro lato questo non doveva succedere perchè i prezzi del cibo non aumentano”.
Sono scesi in piazza anche i rappresentati del Codacons. Il vice presidente, Gianluca De Ascenzo, all’Agenparl illustra le richieste che presentaranno al governo Monti.

“Chiediamo al governo di intervenire a favore dello sviluppo, ad esempio abolire le accise sui carburanti”, dice. Ed ancora, stop all’accanimento fiscale e riduzione del peso fiscale per le famiglie, creazione di un dipartimento ad hoc dedicato ai consumatori, spending review sugli sprechi della politica, revisione dei meccanismi di riscossione tributaria, revisione degli incentivi fiscali sulle fonti rinnovabili, detraibilità di tutte le spese sostenute per il fabbisogno domestico, congelamento per tre anni dei prezzi dei beni di prima necessità e delle tariffe energetiche, liberalizzazione dei saldi tutto l’anno, reintroduzione del canone calmierato per le locazioni ad uso abitativo e aumento dell’entità delle sanzioni elevabili dalle Autorità indipendenti.

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