BARI. Due gioiellieri di Bari sono indagati nell'ambito dell'inchiesta sui furti in appartamento a Bari e nel resto della Puglia che, stamane, ha portato all'arresto di 10 persone, tra cui 4 georgiani, presunti componenti di una banda di topi d'appartamento. L'inchiesta e' stata condotta dalla Squadra mobile di Bari e dalla pm della Dda, Patrizia Rautiis.
I reati contestati, a vario titolo, sono furto, ricettazione e riciclaggio. Risulta ancora latitante una cittadina del Montenegro che aveva il compito di riciclare la merce provento di furto. I due baresi indagati sono invece un uomo di 46 anni, di Bitritto, e un altro di 48 anni di Bari, accusati di ricettazione e titolari di oreficerie a Bari, una in via Quintino Sella l'altra in via Manzoni.
Al termine dell'operazione sono stati recuperati oltre 50 chili di oro e argento.
I furti sarebbero stati compiuti da 4 georgiani a Bari, Casamassima, Bisceglie, Gioia del Colle, Molfetta, San Severo, Lucera e persino a Campobasso.
Altri due gruppi di italiani, baresi e napoletani, avevano invece il compito di ricettare la merce.
EMILIANO, GRATI A PROCURA E POLIZIA - Il sindaco di Bari Michele Emiliano esprime grande soddisfazione e rinnova i sentimenti di gratitudine nei confronti della Procura della Repubblica di Bari e della Polizia di Stato per la conclusione dell’operazione che ha portato all’arresto dei componenti di una associazione criminale dedita a furti in appartamento, ricettazione e riciclaggio.
“Le indagini hanno bisogno di tempo - commenta il sindaco - ma i cittadini ancora una volta hanno potuto apprezzare la grande professionalità delle Forze dell’Ordine e della Magistratura barese. Da quel che si è appreso, la banda sgominata aveva tutte le caratteristiche tipiche dei gruppi criminali moderni: transnazionale, dato che i membri sono sia italiani che stranieri, e con una struttura flessibile basata su ramificazioni molto precise. Purtroppo, ancora una volta le indagini hanno portato alla luce il ruolo di alcuni esercizi commerciali, dove si compra e si vende oro, utilizzati come terminali per la ricettazione. Ritengo sia giunto il momento che si faccia chiarezza normativa su questo punto, dando anche alle amministrazioni locali la possibilità di arginare la loro diffusione. Sono particolarmente soddisfatto, inoltre, del risalto dato dai media a questa notizia così positiva”.
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