BARI. Una Conferenza nazionale sul digitale “che non va” e un incontro col Ministro dello sviluppo economico per un’azione concertata, dal momento che continuano le segnalazioni di disservizi: il referente per la comunicazione della Conferenza delle Assemblee legislative delle Regioni, Onofrio Introna, rinnova le richieste al ministro Passera.
“Assenza di segnale: quella schermata deve sparire dai teleschermi dei teleutenti, il segnale televisivo deve riprendere la qualità, l’affidabilità e la ‘costanza’ dell’era analogica”, osserva il presidente pugliese, che ha ripreso l’argomento nell’odierna riunione plenaria, a Roma, della Conferenza dei Consigli regionali e delle province autonome. Una forum nazionale sul digitale terrestre, “per fare il punto di tutto quello che non va in una transizione inceppata”: era stata la richiesta di Introna in un recente convegno Bari sui servizi del Corecom Puglia ai cittadini.
Sempre nella sua qualità di capofila della comunicazione, il presidente del Consiglio pugliese ha chiesto un incontro al ministro Passera, proprio per rappresentare i disagi di una “svolta epocale che si sta rivelando un momento difficile”. Tutti i protagonisti della filiera – Ministero dello sviluppo, Agcom, Corecom, Consigli regionali – “devono impegnarsi a garantire il pieno diritto dei cittadini ad una ricezione televisiva senza interferenze. L’informazione inceppata è una ferita per la democrazia. Una situazione inaccettabile per un Paese moderno”.
È sempre di questi giorni, inoltre, una nota congiunta di Introna e del presidente del Corecom Puglia Felice Blasi al Ministero dello sviluppo economico, al Dipartimento per le Comunicazioni e all’Ispettorato territoriali Puglia e Basilicata. Nell’auspicare che il sistema televisivo possa uscire rapidamente dalla situazione di difficoltà, si fa presente “l’esigenza di intensificare l’impegno delle strutture tecniche, per verifiche e controlli sul territorio regionale”.
Intanto, domani, venerdì 21 settembre, RAI e Mediaset sono convocate a Bari presso il Corecom, per fare il punto sulle disfunzioni e fornire chiarimenti che mettano in grado l’organismo pugliese di verificare la natura dei disagi e distinguere tra quelli che dipendano dai grandi impianti di diffusione e quelli a carico degli apparati di ricezione degli utenti.
“Assenza di segnale: quella schermata deve sparire dai teleschermi dei teleutenti, il segnale televisivo deve riprendere la qualità, l’affidabilità e la ‘costanza’ dell’era analogica”, osserva il presidente pugliese, che ha ripreso l’argomento nell’odierna riunione plenaria, a Roma, della Conferenza dei Consigli regionali e delle province autonome. Una forum nazionale sul digitale terrestre, “per fare il punto di tutto quello che non va in una transizione inceppata”: era stata la richiesta di Introna in un recente convegno Bari sui servizi del Corecom Puglia ai cittadini.
Sempre nella sua qualità di capofila della comunicazione, il presidente del Consiglio pugliese ha chiesto un incontro al ministro Passera, proprio per rappresentare i disagi di una “svolta epocale che si sta rivelando un momento difficile”. Tutti i protagonisti della filiera – Ministero dello sviluppo, Agcom, Corecom, Consigli regionali – “devono impegnarsi a garantire il pieno diritto dei cittadini ad una ricezione televisiva senza interferenze. L’informazione inceppata è una ferita per la democrazia. Una situazione inaccettabile per un Paese moderno”.
È sempre di questi giorni, inoltre, una nota congiunta di Introna e del presidente del Corecom Puglia Felice Blasi al Ministero dello sviluppo economico, al Dipartimento per le Comunicazioni e all’Ispettorato territoriali Puglia e Basilicata. Nell’auspicare che il sistema televisivo possa uscire rapidamente dalla situazione di difficoltà, si fa presente “l’esigenza di intensificare l’impegno delle strutture tecniche, per verifiche e controlli sul territorio regionale”.
Intanto, domani, venerdì 21 settembre, RAI e Mediaset sono convocate a Bari presso il Corecom, per fare il punto sulle disfunzioni e fornire chiarimenti che mettano in grado l’organismo pugliese di verificare la natura dei disagi e distinguere tra quelli che dipendano dai grandi impianti di diffusione e quelli a carico degli apparati di ricezione degli utenti.
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