TARANTO. Entro la prossima settimana l'Ilva presentera' ai magistrati di Taranto che si occupano dell' inchiesta per disastro ambientale il nuovo piano per gli investimenti e i tempi per realizzare gli interventi di risanamento. Lo ha annunciato il presidente dell'Ilva, Bruno Ferrante, ai sindacati Fim, Fiom e Uilm in un incontro stamani alla direzione del Siderurgico. Le precedenti proposte dell'Ilva erano state respinte e ritenute inadeguate. Ora i sindacati stanno incontrando i custodi giudiziari.
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Giornata decisiva per il destino dell'Ilva di Taranto. Si potrebbe sapere già nelle prossime ore quali prospettive attendono a breve e medio termine la fabbrica tarantina, il complesso siderurgico le cui aree di produzione a caldo la Procura ha messo sotto sequestro il 25 luglio scorso per disastro ambientale.
Stamattina infatti i sindacati metalmeccanici stanno incontrando, a partire dalle 9, l'azienda col presidente Bruno Ferrante mentre successivamente vedranno i custodi - Barbara Valenzano, Emanuela Laterza e Claudio Lofrumento - ai quali sono state affidate le aree sequestrate. Le domande che porranno i sindacalisti riguardano le ripercussioni pratiche delle misure dei custodi sulla produzione e sull'occupazione. La preoccupazione dei sindacati metalmeccanici e' aumentata dopo la disposizione che blocca l'accesso delle materie prime ai parchi minerali, una delle aree sequestrate. Se non affluiscono piu' carbone fossile e minerale di ferro all'Ilva, che autonomia produttiva ha il siderurgico e, soprattutto, come terra' in funzione gli altiforni? Ecco la domanda cruciale che si pongono gli esponenti di Fim, Fiom e Uilm.
Un'altra preoccupazione attiene poi lo stop che gli stessi custodi hanno posto a diverse iniziative dell'Ilva nell'ambito dei progetti di miglioramento ambientale. E' stato infatti chiesto di bloccare la costruzione della rete anti-polveri tra il siderurgico e il vicino quartiere Tamburi di Taranto ed e' stato altresi' segnalato alla commissione che in queste settimane sta riesaminando l'Autorizzazione integrata ambientale all'Ilva (Aia) che le proposte presentate dall'azienda ai diversi tavoli, compreso quello tecnico regionale, non sono state concordate con gli stessi custodi e da questi non sono condivise.
Non e' quindi ipotetico il rischio che il rilascio della stessa Aia possa anche slittare alla luce di queste novita', anche se il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, che il 16 sara' in Puglia per fare il punto della situazione, sinora ha detto che sara' pronta a fine mese.
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Non e' quindi ipotetico il rischio che il rilascio della stessa Aia possa anche slittare alla luce di queste novita', anche se il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, che il 16 sara' in Puglia per fare il punto della situazione, sinora ha detto che sara' pronta a fine mese.