Ilva: personale da impiegare per risanamento

TARANTO. Parte del personale dell'Ilva di Taranto potrebbe essere impiegato nelle attivita' di risanamento e adeguamento degli impianti sequestrati preventivamente dalla magistratura. E' quanto si deduce dal verbale di accesso redatto ieri dai tre custodi giudiziali, Barbara Valenzano, Emanuele Laterza e Claudio Lofrumento, incaricati dalla Procura della Repubblica della citta' jonica di notificare le disposizioni di spegnimento e rifacimento di batterie dell'area cokerie, torri, altiforni.

I tre custodi erano accompagnati da due marescialli del Nucleo Operativo ecologico dei carabinieri di Lecce, da alcuni legali e responsabili d'area dell'azienda, in particolare cokerie ed altiforni. I custodi hanno disposto che i responsabili d'area adottino "le misure necessarie alla messa in sicurezza per lo spegnimento degli impianti indicati nella disposizione di servizio", a questo fine reperendo le risorse umane, amministrative e tecnologiche all'interno o all'esterno dello stabilimento.

Tali attivita', scrivono ancora i custodi, "dovranno essere avviate a partire dallo spegnimento a lotti dei forni delle batterie 9-10, per poi continuare con le 5-6. Contestualmente dovra' essere avviata la fermata dell'altoforno Afo/1".


I responsabili d'area dovranno redigere una relazione settimanale delle attivita' svolte e il programma di massima delle attivita' della settimana successiva per ottemperare alle disposizioni gia' impartite e a quelle che eventualmente saranno rilasciate dai custodi successivamente.

"Si fa presente che e' onere del presidente (Bruno Ferrante ndr), anche nella sua veste di custode e amministratore - e' scritto nel verbale - di disporre, in raccordo con le suddette attivita' e adempimenti, un piano operativo di gestione del personale che permetta la veloce realizzazione delle attivita' ai fini delle innumerevoli necessita' di risanamento degli impianti di stabilimento e in funzione degli interventi di adeguamento previsti".

Questo e' il passaggio che fa supporre che una parte degli 11.500 operai diretti dipendenti dell'azienda possa essere reimpiegata in questa fase in altre mansioni, diverse da quelle solitamente svolte ma, appunto, occorrera' verificare se questo sara' possibile. Sara' compito dell'azienda, proseguono i custodi, "raccordare e armonizzare l'andamento delle attivita' di stabilimento e le attivita' correlate in base ai nuovi assetti operativi. Eventuali deroghe alla presente disposizione dovranno essere richieste formalmente, con congruo anticipo, sulla base di valutazioni tecniche di dettaglio, ai custodi che provvederanno all'autorizzazione". L'accesso dei custodi e dei marescialli del Noe ieri e' durato dalle 9 del mattino alle 19 della sera, quando il verbale e' stato chiuso.

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