TARANTO. "Il monitoraggio effettuato dalle centraline Machiavelli, Adige e Talsano gestite da Arpa Puglia restituiscono dei dati che fotografano la situazione della qualita' dell'aria di Taranto su Benzo(A)pirene e Pm10 che sono stati oggetto del tavolo tecnico di ieri. Il BaP nei rilevamenti passa, nella zona piu' critica dei Tamburi, da 2,76 nanogrammi al metro cubo di gennaio a 0,67 nanogrammi al metro cubo di luglio con picchi che vanno sotto 0,20 nanogrammi al metro cubo nei mesi di aprile e giugno. Il dato medio e' inferiore a quello dello scorso anno nello stesso periodo e potrebbe ulteriormente ridursi in funzione dei valori rilevati nei mesi caldi". Lo dichiara l'assessore alla Qualita' dell'Ambiente della Regione Puglia Lorenzo Nicastro comunica i dati, trasmessi da Arpa Puglia, sui rilevamenti di inquinanti a Taranto.
"Rimane, purtroppo, il tema delle polveri sottili - prosegue Nicastro - che sempre in zona Tamburi hanno superato in 34 casi il valore limite giornaliero di 50 nanogrammi al metro cubo. Questo conferma la necessita' e l'urgenza di dar seguito alle prescrizioni del Piano contenente le prime misure per il risanamento della qualita' dell'aria nel quartiere Tamburi di Taranto, secondo le disposizioni del Decreto legislativo 155/2010. Piano sul quale enti locali e buona parte delle aziende della provincia ionica che esercitano in virtu' di una Autorizzazione Integrata Ambientale stanno lavorando in sinergia". "L'attenzione sul tema qualita' dell'aria per quello che ci riguarda e' costante - conclude Nicastro - come pure l'attivita' di confronto con gli attori del territorio. E' evidente, tuttavia, che uno dei piu' grossi attori industriali, in questo momento, e' immobile. Ritengo che, ancora una volta, Ilva rischi di perdere una occasione per mostrare a tutte le istituzioni ma soprattutto ai tarantini che vuol ristabilire un rapporto di fiducia con loro, che vuol dar vita ad un nuovo corso in cui i 'non si puo' fare' possano cedere il passo agli impegni concreti fissati con tempistiche e investimenti certi. Riteniamo tutto cio' sempre possibile ed aspettiamo segnali, continuando tuttavia a fare tutto quello che e' in nostro potere per tutelare salute e ambiente".
"Rimane, purtroppo, il tema delle polveri sottili - prosegue Nicastro - che sempre in zona Tamburi hanno superato in 34 casi il valore limite giornaliero di 50 nanogrammi al metro cubo. Questo conferma la necessita' e l'urgenza di dar seguito alle prescrizioni del Piano contenente le prime misure per il risanamento della qualita' dell'aria nel quartiere Tamburi di Taranto, secondo le disposizioni del Decreto legislativo 155/2010. Piano sul quale enti locali e buona parte delle aziende della provincia ionica che esercitano in virtu' di una Autorizzazione Integrata Ambientale stanno lavorando in sinergia". "L'attenzione sul tema qualita' dell'aria per quello che ci riguarda e' costante - conclude Nicastro - come pure l'attivita' di confronto con gli attori del territorio. E' evidente, tuttavia, che uno dei piu' grossi attori industriali, in questo momento, e' immobile. Ritengo che, ancora una volta, Ilva rischi di perdere una occasione per mostrare a tutte le istituzioni ma soprattutto ai tarantini che vuol ristabilire un rapporto di fiducia con loro, che vuol dar vita ad un nuovo corso in cui i 'non si puo' fare' possano cedere il passo agli impegni concreti fissati con tempistiche e investimenti certi. Riteniamo tutto cio' sempre possibile ed aspettiamo segnali, continuando tuttavia a fare tutto quello che e' in nostro potere per tutelare salute e ambiente".