BARI. "Una bella pagina di civiltà per il Paese: nel nostro Codice Penale entra il reato di pedofilia e si punisce la ‘pedopornografia culturale’, con l’introduzione dell'articolo 414 bis”. Il presidente del Consiglio regionale della Puglia Onofrio Introna commenta con favore la ratifica definitiva in Senato, all’unanimità, della Convenzione internazionale per la protezione dei minori.
“Dopo sei passaggi da una Camera all’altra è finalmente legge la battaglia contro lo sfruttamento e l'abuso sessuale di bambini e minorenni, ovunque venga compiuto, anche all’estero”, fa presente Introna. “Un importante passo avanti della linea di difesa dei diritti umani, che ora si impegna nella tutela delle età più fragili, introducendo specifiche previsioni di reato e pene severe, fino a cinque anni di carcere”.
La nuova legge italiana che recepisce la Convenzione di Lanzarote del 2007 “è un’iniziativa moderna, attenta alle nuove frontiere di un crimine odioso”, sottolinea il presidente pugliese. In aggiunta alla violenza sessuale nei confronti dei bambini e alla corruzione dei minori, penalizza anche l’apologia pubblica di questi delitti. Reprime inoltre la prostituzione minorile e la detenzione di materiale pedopornografico. Innovativamente, considera punibile l’adescamento di minorenni attraverso l’uso di tecnologie evolute e di strumenti telematici, come internet.
“La Puglia attendeva da tempo questo passo avanti della civiltà giuridica – conclude il presidente Introna – la nostra è la Regione con la più avanzata legislazione sociale minorile, se non l’unica ad avere previsto norme di tutela dei minori extracomunitari non accompagnati, individuati alle frontiere”. Tra le strutture del Consiglio regionale pugliese opera la figura del Garante dei minori e degli adolescenti.
“Dopo sei passaggi da una Camera all’altra è finalmente legge la battaglia contro lo sfruttamento e l'abuso sessuale di bambini e minorenni, ovunque venga compiuto, anche all’estero”, fa presente Introna. “Un importante passo avanti della linea di difesa dei diritti umani, che ora si impegna nella tutela delle età più fragili, introducendo specifiche previsioni di reato e pene severe, fino a cinque anni di carcere”.
La nuova legge italiana che recepisce la Convenzione di Lanzarote del 2007 “è un’iniziativa moderna, attenta alle nuove frontiere di un crimine odioso”, sottolinea il presidente pugliese. In aggiunta alla violenza sessuale nei confronti dei bambini e alla corruzione dei minori, penalizza anche l’apologia pubblica di questi delitti. Reprime inoltre la prostituzione minorile e la detenzione di materiale pedopornografico. Innovativamente, considera punibile l’adescamento di minorenni attraverso l’uso di tecnologie evolute e di strumenti telematici, come internet.
“La Puglia attendeva da tempo questo passo avanti della civiltà giuridica – conclude il presidente Introna – la nostra è la Regione con la più avanzata legislazione sociale minorile, se non l’unica ad avere previsto norme di tutela dei minori extracomunitari non accompagnati, individuati alle frontiere”. Tra le strutture del Consiglio regionale pugliese opera la figura del Garante dei minori e degli adolescenti.
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