BARI. "Se io dovessi porre alle classi dirigenti attuali e al presidente del Consiglio una obiezione, che mi viene spontanea, e' che a loro viene naturale, ed e' giusto farlo, ascoltare l'offerta, come ha fatto ieri nella sala Tridente il presidente del Consiglio confrontandosi con gli imprenditori. Qualche volta ci si potrebbe confrontare con il mondo del lavoro delle giovani generazioni con il mondo degli studenti, dei precari e di chi cerca lavoro". Lo ha detto il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola alla Fiera del Levante di Bari durante la presentazione della firma del protocollo d'intesa con la Provincia di Roma che introdice nella regione il sistema creato nella capitale e denominato 'Porta Futuro' e in tutte le province pugliesi.
Erano presenti il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti, l'assessore alle Politiche del Lavoro Massimiliano Smeriglio, gli assessori pugliesi allo Sviluppo economico Loredana Capone, al Welfare Elena Gentile e alle Politiche giovanili Nicola Fratoianni. " Perche' dovremmo abituarci - ha aggiunto Vendola - a far funzionare entrambe le orecchie, non soltanto la voce dell'offerta ma anche ascoltare un po' di piu' la voce della domanda e a ricordarci sempre che la domanda oggi e' prigioniera di politiche scellerate che sono quelle che hanno imposto a un'intera generazione, da parecchi anni, di vivere nell'ergastolo della precarieta'".
"E vogliamo spiegare a queste classi dirigenti - ha detto Vendola - che la precarieta' fa male, ferisce le ambizioni future di una generazione e fa male al sistema d'impresa perche' la precarieta' coccola l'indolenza culturale delle imprese e non stimola lo spirito di innovazione di chi dovrebbe immaginare che il fattore produttivo fondamentale, il lavoro, ha bisogno di stabilita', di formazione permanente, di alimentare anche con la speranza la propria condizione di vita".
Erano presenti il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti, l'assessore alle Politiche del Lavoro Massimiliano Smeriglio, gli assessori pugliesi allo Sviluppo economico Loredana Capone, al Welfare Elena Gentile e alle Politiche giovanili Nicola Fratoianni. " Perche' dovremmo abituarci - ha aggiunto Vendola - a far funzionare entrambe le orecchie, non soltanto la voce dell'offerta ma anche ascoltare un po' di piu' la voce della domanda e a ricordarci sempre che la domanda oggi e' prigioniera di politiche scellerate che sono quelle che hanno imposto a un'intera generazione, da parecchi anni, di vivere nell'ergastolo della precarieta'".
"E vogliamo spiegare a queste classi dirigenti - ha detto Vendola - che la precarieta' fa male, ferisce le ambizioni future di una generazione e fa male al sistema d'impresa perche' la precarieta' coccola l'indolenza culturale delle imprese e non stimola lo spirito di innovazione di chi dovrebbe immaginare che il fattore produttivo fondamentale, il lavoro, ha bisogno di stabilita', di formazione permanente, di alimentare anche con la speranza la propria condizione di vita".
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