L'Ilva approderà a Lussemburgo

di Nicola Zuccaro. Impedire la deindustrializzazione dell'Italia e lavorare, nel contempo, per un piano europeo dell'acciaio. Sono gli obiettivi che l'on. Antonio Tajani intende perseguire nelle competenti sedi istituzionali europee per scongiurare la chiusura dello stabilimento Ilva di Taranto.

Il vice commissario europeo intervenuto a Bari ai tavoli interistituzionali per l'insediamento industriale ionico ha preannunciato che esso, per il suo futuro critico e incerto, sarà al centro della conferenza europea sulla crisi dell'acciaio che si terrà a Lussemburgo dal 10 all'11 Ottobre prossimi.

Sarà l'occasione per rilanciare la relativa politica che richiederà, sostiene Tajani, l'impegno dell'Ilva nel presentare dei progetti senza dei quali non si potrà accedere all'utilizzo dei fondi sociali europei per l'acciaio ancora disponibili a Bruxelles. Conscio delle pericolose ricadute occupazionali il vice commissario europeo, da Bari, propone, il coinvolgimento dei sindacalismo europeo non solo per la tutela del posto di lavoro ma anche della salute per i lavoratori che operano in questo settore.

Tajani ha rassicurato che la produzione dell'Ilva non dovrà varcare i confini nazionali ma dovrà - come ha sottolineato - rispettare i parametri europei per rientrare nei Programmi Europei 2014-2020.

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