“Siamo il Paese delle grandi eccellenze alimentari, delle tradizioni alimentari e dei giacimenti culturali da scoprire, valorizzare e difendere dall’agropirateria”. Lo sottolinea Confagricoltura commentando i dati del report dell’Istat sui prodotti agroalimentari di qualità nel 2011, da cui emerge che l’Italia, con 233 denominazioni d’origine, è il primo Paese europeo per numero di riconoscimenti conseguiti tra Dop, Igp e Stg (ben 20 in più rispetto al 2010). Confagricoltura ricorda come siano state approvate recentemente dal Parlamento Europeo alcune sue richieste nelle norme del “Pacchetto Qualità ”, tra cui il richiamo alla protezione obbligatoria che gli Stati membri devono dare alle denominazioni d’origine, attraverso il sistema ex officio che ogni Paese Ue dovrà realizzare, e la possibilità che la Commissione o un organismo da essa incaricato (come potrebbe essere l’agenzia di protezione europea) avranno di intervenire legalmente a difesa dell’usurpazione del nome in campo internazionale. Tali azioni sono finanziate attraverso il Fears-Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale. “In questo momento di crisi e di consumi interni in impasse è importante l’affermazione dei nostri prodotti di qualità all’estero – conclude Confagricoltura -. L’export agricolo è in ripresa e punta proprio sulla qualità che ci viene riconosciuta, ma che spesso è contraffatta; le nostre denominazioni di origine vanno protette dall’italian sounding (cioè da iniziative che richiamano l’italianità solo nel nome) che batte il made in Italy 2 a 1”.
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