BARI. Il Consigliere regionale PdL, Nino Marmo, Vicepresidente del Consiglio regionale, ha diffuso la seguente nota:
"Condivido pienamente il voto di opposizione espresso dall’on. Sergio Silvestris in materia di accordi sulle importazioni di olio d'oliva dalla Turchia, con riferimento ai quali alla Commissione sono stati inopportunamente trasferiti pieni poteri, a scapito del ruolo dell’Europarlamento.
Tale scelta determinerà infatti, del tutto prevedibilmente, una sconsiderata apertura dei nostri mercati ad olio di dubbia qualità e tracciabilità riveniente da produttori extra Ue, con il rischio molto concreto di favorire il fenomeno delle truffe e delle sofisticazioni. Ciò a tutto danno dei consumatori e dei produttori seri e corretti, soprattutto pugliesi, già pesantemente danneggiati dalla riduzione delle integrazioni e dal calo sempre più insostenibile dei prezzi.
Adesso, oltre a sollecitare ogni intervento – anche della nostra Regione - utile a bloccare o quanto meno ridurre il danno rivenienteci da tale autentico attentato alle nostre produzioni, c’è da sperare quantomeno che l’olio turco venga rappresentato come tale, e non già mascherato da italiano, come purtroppo molto probabilmente avverrà”.
"Condivido pienamente il voto di opposizione espresso dall’on. Sergio Silvestris in materia di accordi sulle importazioni di olio d'oliva dalla Turchia, con riferimento ai quali alla Commissione sono stati inopportunamente trasferiti pieni poteri, a scapito del ruolo dell’Europarlamento.
Tale scelta determinerà infatti, del tutto prevedibilmente, una sconsiderata apertura dei nostri mercati ad olio di dubbia qualità e tracciabilità riveniente da produttori extra Ue, con il rischio molto concreto di favorire il fenomeno delle truffe e delle sofisticazioni. Ciò a tutto danno dei consumatori e dei produttori seri e corretti, soprattutto pugliesi, già pesantemente danneggiati dalla riduzione delle integrazioni e dal calo sempre più insostenibile dei prezzi.
Adesso, oltre a sollecitare ogni intervento – anche della nostra Regione - utile a bloccare o quanto meno ridurre il danno rivenienteci da tale autentico attentato alle nostre produzioni, c’è da sperare quantomeno che l’olio turco venga rappresentato come tale, e non già mascherato da italiano, come purtroppo molto probabilmente avverrà”.
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