Mercato di Santa Scolastica: le lamentele degli esercenti che devono pagare 350 euro al mese

di Roberta Calò. Dopo anni di promesse e speranze finalmente il sogno dei baresi di poter vedere sistemato il mercato del rione Carrassi-San Pasquale si è concretizzato presso la struttura "Santa Scolastica" eretta nell'area ex Palmiotto l'anno scorso; il sindaco di Bari Emiliano tagliò il nastro per dare libero accesso a duecento box per un totale di circa ventimila metri quadri, un parcheggio auto a pagamento e una zona parco attrezzata con giostre per bambini e dichiarò: "Una giornata come questa è attesa da cinquanta anni".

A distanza di mesi sono ancora molti i baresi che sembrano non essere nonostante tutto riusciti a familiarizzare con la nuova disposizione delle ex bancarelle di via Montegrappa; per molti è forse troppo dispersivo. Eppure il vero problema che sembra non far ben sperare per il futuro di questa nuova struttura è di natura economica. Già all'inizio molti commercianti avevano riunito le risorse dividendo le spese di un unico box e all'apertura della struttura erano già numerosi i box non affittati.

Ad oggi le difficoltà persistono e la maggior parte dei commerci lamenta l'eccessivo costo da corrispondere al Comune di Bari; si tratta di trecentocinquanta euro al mese a cui sommare le spese dell'acqua e della corrente. Qualora si ritardasse il pagamento di una rata mensile il Comune di Bari, così come ci ha spiegato un esercente, intima con una lettera l'eventuale scioglimento del contratto in caso di mancato ed immediato pagamento della quota dovuta.

In molti hanno già abbandonato la struttura non riuscendo a far fronte a tutte le spese o non trovando comunque un effettivo tornaconto tra entrate ed uscite. L'effetto inevitabile si ripercuote sulle tasche dei consumatori che devono fare i conti con prezzi più alti e sui venditori che vedono i loro clienti fidelizzati abbandonare le proprie abitudini d'acquisto per cercare altrove offerte più convenienti a parità di qualità.

Quello che richiedono a gran voce gli esercenti è un maggior contributo da parte dell'istituzione affinchè allevi le loro tasche da spese così onerose. Una domanda che forse resterà senza risposta vista la crisi che sta investendo lo Stato e viste, a detta dei politici, le ristrettezze delle casse dei singoli Comuni.

Posta un commento

Nuova Vecchia

Modulo di contatto