RUVO DI PUGLIA (BA)
. Prosegue a Ruvo di Puglia il Talos Festival, diretto dal trombettista e compositore Pino Minafra, realizzato dal comune di Ruvo di Puglia con il sostegno di Regione Puglia, Provincia di Bari all’interno della rete Apulia Jazz Network sostenuta da Puglia Sounds - PO FESR 2007/2013 ASSE IV, è dedicato a Bande - la melodia, la ricerca, la follia.
Fino a domenica 16 settembre, continua l'articolato programma con tre concerti al giorno che animeranno vari luoghi della cittadina pugliese. La seconda parte del festival caratterizzata dalle produzioni originali Talos che dimostrano il ruolo di ecletticità, poliedricità e innovazione che la banda può svolgere nel panorama internazionale, prosegue sabato 15 settembre con un gradito ritorno. Alle 18.00 (ingresso gratuito) presso la Scuola Media Carducci appuntamento con il pianista e compositore britannico Keith Tippett, accompagnato dalla voce unica, dotata di un timbro scuro e pregnante della moglie Julie.
Keith Tippett è un pianista e compositore britannico nato a Bristol nel ’47. Nel 1970, a ventidue anni, fonda l’orchestra Centipede, composta da cinquanta musicisti provenienti dal rock, dal jazz, dalla musica classica. Nei decenni successivi si fa promotore di numerose altre stimolanti esperienze orchestrali come Ark e Tapestry, oltre che del quartetto Mujician con cui ha suonato e registrato negli ultimi vent’anni. All'inizio degli anni Novanta contribuisce in modo determinante all’avventura della Dedication Orchestra, formazione inglese che raccoglie storici musicisti come Elton Dean, Evan Parker, Lol Coxhill, Harry Beckett, Phil Minton e numerosi altri in cui arrangia alcuni dei brani più belli scritti dai compianti musicisti dei Blue Notes.
Dalle 20.30 in Piazzetta Le Monache (in caso di pioggia presso il PalaModugno) ad aprire il concerto serale sarà il solo del contrabbassista francese Renaud Garcia-Fons. Nato a Parigi da genitori di origini catalane, si avvicina alla musica a cinque anni, prima attraverso lo studio del piano, poi della chitarra classica. A sedici anni si innamora del contrabbasso e studia al Conservatoire National Supériuer de Paris; diviene inoltre allievo del compositore francese di origini siriane François Rabbath, grazie al quale acquisisce una profonda conoscenza dello strumento e della musica siriana. Suona anche nella Big Band di Roger Guérin esibendosi al fianco di celebri batteristi jazz come Kenny Clarke e Sam Woodyard. Poco dopo i vent’anni intraprende la sua carriera solista, esplorando l'incrocio tra jazz, musica tradizionale e contemporanea e dando all’improvvisazione un ruolo centrale nella sua visione artistica. Suona un contrabbasso a cinque corde sul quale ha messo a punto una straordinaria tecnica, tanto con l’arco quanto nel pizzicato, che gli ha fatto guadagnare l’appellativo di “Paganini del contrabbasso”. Ma il confronto più azzeccato è quello con Astor Piazzolla, Jimi Hendrix, Paco de Lucia, artisti che hanno ampliato le possibilità del loro strumento attraverso lo studio e la ricerca. Nella sua musica convergono varie ispirazioni e influenze, dal flamenco alla musica del Mediterraneo e dell’Oriente. Ha all’attivo numerose collaborazioni con musicisti di tutto il mondo come David Dorantes, Gerardo Núñez e Esperanza Fernandez, Cheb Mami (Algeria), Dhafer Youssef (Tunisia), Tanh Huong (Vietnam), Kudsi Ergüner (Turchia) e moltissimi altri.
A seguire il collettivo multietnico per definizione, l’orchestra che più di qualsiasi altra è riuscita a distinguersi per la sua sonorità unica, mettendo insieme musica tradizionale, rock, pop, reggae, e classica: l’Orchestra di Piazza Vittorio diretta da Mario Tronco.
È l’anno del decennale per questa formidabile orchestra formata da diciotto musicisti provenienti da dieci paesi diversi che ha saputo trasformare la sua moltitudine di lingue, culture e radici in un solo, universale linguaggio: la musica. Partendo dalla musica tradizionale di ogni paese, mischiandola e intingendola con rock, pop, reggae e classica, l’Orchestra è riuscita a creare un suono unico e riconoscibile. Una fusione di culture e tradizioni, memorie, sonorità antiche e nuove, strumenti sconosciuti, melodie universali, voci dal mondo. Dal salvataggio dello storico Cinema Apollo di Roma, che rischiava di diventare una sala bingo, si sviluppa l’idea di creare un’Orchestra. Ideata e creata da Mario Tronco e Agostino Ferrente, l’Orchestra di Piazza Vittorio è nata nel 2002 all’interno dell’Associazione Apollo 11, un progetto sostenuto da artisti, intellettuali e operatori culturali che hanno voluto valorizzare il rione Esquilino di Roma, dove gli italiani sono una minoranza. È la prima e unica orchestra nata con l’auto-tassazione di alcuni cittadini che ha creato posti di lavoro e relativi permessi di soggiorno per eccellenti musicisti provenienti da tutto il mondo. Da sempre impegnata nella ricerca e nell’integrazione di repertori musicali diversi, spesso sconosciuti al grande pubblico, l’Orchestra di Piazza Vittorio è anche un mezzo di recupero e riscatto per musicisti stranieri che vivono a Roma, a volte in condizioni di emarginazione culturale e sociale.
L'ultima giornata del festival, domenica 16 settembre, si aprirà invece alle ore 10.30 presso il Chiostro del Convento dei Domenicani con il convegno sul tema “La Banda, un patrimonio da salvare” al quale parteciperanno Silvia Godelli - Assessore al Mediterraneo, Cultura e Turismo della Regione Puglia; Trifone Altieri - Presidente della Provincia di Bari; Vito Nicola Ottombrini - Sindaco di Ruvo di Puglia; Pasquale De Palo - Assessore alla Cultura Comune di Ruvo di Puglia; Pino Minafra - Direttore artistico Talos Festival; Domenico Zizzi - Presidente Federazione Bande Pugliesi; Felice Mezzina - Coordinamento Spettacolo CGIL Puglia; Angelo Schirinzi - Direttore artistico del festival Bandalarga di Conversano. In apertura, Vincenzo Anselmi presenterà il suo libro “La Tradizione Bandistica a Ruvo di Puglia" (Papageno Edizioni).
Dalle 17, presso la Cantina Crifo, Giacomo Desiante, Pino Basile e Michel Godard terranno una performance improvvisata. Alle 18, presso il Convento dei Domenicani, incontro gratuito con Michel Godard che condurrà la Yamaha Tuba Masterclass, riservata a musicisti e uditori. In serata il quartetto vocale Faraualla assieme a due percussionisti e gran concerto di chiusura con la Boban i Marko Markovic Orkestar, la brass band serba che ha saputo fondere la tradizione musicale rom con i ritmi contemporanei, passando dalle colonne sonore dei film di Kusturica al palco del famosissimo festival di Guča.
Fino a domenica il Convento dei Domenicani ospita anche le mostre “TaloScatti” di Diego Amenduni, “Bande, fuochi e luci” di Raffaele Puce, “TaloSguardi” di Enza Mastria e una raccolta di opere del grande pittore ruvese Domenico Cantatore.
Infine, il 28 settembre, a conclusione dell’edizione 2012, il Teatro Petruzzelli di Bari ospiterà un evento speciale Puglia Sounds con la collaborazione di Talos Festival, in occasione dell’Assemblea Generale dello European Jazz Network che quest’anno si terrà proprio a Bari grazie a Puglia Sounds: l’Italian Instabile Orchestra, la più importante e innovativa formazione nella storia del jazz italiano, incontra lo Europe Jazz Network che quest’anno grazie a Puglia Sounds svolgerà la sua assemblea generale proprio a Bari.
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Cultura e Spettacoli