"Nuova Scu sceglie strada inabissamento"

LECCE. "La nuova Scu si e' riorganizzata e ha scelto la strategia dell'inabissamento, puntando a conquistare il consenso sociale. I cittadini devono riappropriarsi del loro territorio". Lo ha detto il procuratore della Repubblica della Direzione distrettuale antimafia di Lecce, Cataldo Motta, nel commentare i risultati dell'operazione Helios, che ha fatto finire in carcere 16 presunti affiliati al clan della Scu brindisina Buccarella, accusati di avere taglieggiato le imprese operanti nel settore eolico e fotovoltaico.

Secondo il magistrato il rischio che si corre oggi in Salento e' che "l'organizzazione criminale, un tempo osteggiata dalla popolazione, ne raccolga il consenso", per cui le organizzazioni mafiose si radicheranno con forza nel territorio. Preoccupante, a detta del procuratore, e' soprattutto il fatto che "i gruppi un tempo contrapposti abbiano siglato una specie di pace, come emerge da numerose conversazioni intercettate durante le indagini.

Anche l'episodio di Capodanno, quando nel carcere di Lecce si spararono i fuochi d'artificio dimostra esattamente questo: una volonta' di fare gli auguri ai detenuti dei diversi gruppi, per dimostrare che i clan oggi sono tutti uniti. Tale riappacificazione non giova a chi indaga, perche' quando ci sono eclatanti e' piu' facile indagare".

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