ROMA. Quella odierna è giornata di voto in Olanda per le elezioni legislative anticipate. Tredici milioni gli olandesi chiamati oggi alle urne nel Paese per eleggere un nuovo parlamento: secondo gli ultimi sondaggi si fa largo sempre piu' l'ipotesi di una grande coalizione costituita in maggioranza da deputati filoeuropeisti d'impronta liberale e laburista.
A giocarsi la partita, secondo quanto scrive il quotidiano Dutch News, il Partito popolare per la liberta' e la democrazia (Vvd), guidato dal premier Mark Rutte, 45 anni, e i laburisti (Pvda) di Diederik Samsom, 41 anni, star dei dibattiti televisivi ed ex attivista di Greenpeace, capace di risalire dal quarto al secondo posto nei sondaggi delle ultime settimane.
Le stime delle ultime ore fornite dalle associazioni TNS Nipo ed EenVandaag indicano che i conservatori conquisteranno 35 seggi sui 150 in lizza, uno in piu' rispetto ai 34 che andranno al partito di centrosinistra. Seguiranno infine i socialisti di Emilel Roemer (Sp, sinistra ''dura'', 15 seggi nel 2010), contrari all'integrazione Ue.
Dal canto suo, per Geert Wilders sara' invece difficile ripetere la brillante performance ottenuta nel 2010. Il pericolo di una deriva islamica e' infatti oramai lontano e i nuovi slogan eurofobici sono risultati deboli agli occhi dell'opinione pubblica.
L'Olanda rappresenta oggi la quinta economia della zona euro e sta ricevendo i primi colpi della crisi. La disoccupazione, la piu' bassa d'Europa, e' in salita, mentre il welfare sta accusando decisi tagli. Bruxelles ha fatto sapere nei giorni scorsi che l'economia del Paese subira' una contrazione stimata dello 0,9%, anche se il rapporto deficit/Pil resta all'interno dei parametri di Maastricht.
A giocarsi la partita, secondo quanto scrive il quotidiano Dutch News, il Partito popolare per la liberta' e la democrazia (Vvd), guidato dal premier Mark Rutte, 45 anni, e i laburisti (Pvda) di Diederik Samsom, 41 anni, star dei dibattiti televisivi ed ex attivista di Greenpeace, capace di risalire dal quarto al secondo posto nei sondaggi delle ultime settimane.
Le stime delle ultime ore fornite dalle associazioni TNS Nipo ed EenVandaag indicano che i conservatori conquisteranno 35 seggi sui 150 in lizza, uno in piu' rispetto ai 34 che andranno al partito di centrosinistra. Seguiranno infine i socialisti di Emilel Roemer (Sp, sinistra ''dura'', 15 seggi nel 2010), contrari all'integrazione Ue.
Dal canto suo, per Geert Wilders sara' invece difficile ripetere la brillante performance ottenuta nel 2010. Il pericolo di una deriva islamica e' infatti oramai lontano e i nuovi slogan eurofobici sono risultati deboli agli occhi dell'opinione pubblica.
L'Olanda rappresenta oggi la quinta economia della zona euro e sta ricevendo i primi colpi della crisi. La disoccupazione, la piu' bassa d'Europa, e' in salita, mentre il welfare sta accusando decisi tagli. Bruxelles ha fatto sapere nei giorni scorsi che l'economia del Paese subira' una contrazione stimata dello 0,9%, anche se il rapporto deficit/Pil resta all'interno dei parametri di Maastricht.
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