Patto di Stabilità regionale: la Puglia è prima in Italia


di Nicola Zuccaro. Tre Province e 52 Comuni pugliesi salvati dallo sforamento. E' la ciliegina sulla torta di una lunga e faticosa operazione che non ha conosciuto pause neppure a Ferragosto per consentire alle comunità provinciali e a quelle comunali di poter mantenere fede al Patto di Stabilità " incentivato" 2012 in Puglia.

Cifre alla mano sono 120 i comuni pugliesi (su 174 interessati) che vedranno per effetto del
patto di stabilità regionale verticale "incentivato" migliorato il proprio saldo finanziario e la propria capacità di spesa. Per il 2102, la Regione Puglia ha ceduto 71 milioni di euro ai Comuni, quale quota del proprio "obiettivo di Patto di Stabilità", consentendo ai sindaci lo sblocco dei pagamenti in conto capitale verso le imprese creditrici.

Nel 2011 erano 96 i comuni beneficiari dei 30 milioni di spazi finanziari ceduti dalla
Regione Puglia (di cui 20 a disposizione delle Province), a cui si aggiungono le esigue risorse negoziate con il "patto di stabilità regionale orizzontale". Dati che uniti ad un accordo con l'Anci nazionale nella sede, unificata, della Conferenza Stato-Regioni, per la concessione di un contributo di 800 milioni di euro finalizzato alla riduzione del debito delle stesse, consente alla Puglia di poter essere "ossigenata" per quei comuni
presenti nel proprio territorio e aventi una popolazione superiore ai 5mila abitanti.

Cifre che regalano, alla Puglia, il primato nazionale quale prima Regione italiana sia nel patto di stabilità verticale che nel patto di stabilità orizzontale. Un risultato storicamente rilevante, non solo per gli sforzi profusi negli ultimi mesi, ma anche e sopratutto per la collaborazione fra l'Assessorato al Bilancio Michele Pelillo in quota Pd ed il Presidente Regionale in quota Pdl e Sindaco di Corato, Luigi Perrone.

Quest'ultimo, in chiusura della conferenza stampa di presentazione, ha sottolineato che "quando si viaggia per intenti comuni non c'è parte politica che tenga ". Un messaggio spedito al Pdl che negli ultimi tempi lo ha accusato di appiattirsi sugli indirizzi di una politica regionale governata dal centro-sinistra.

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