BELGIO. Segni di crepe nel serbatoio principale di un reattore di Tihange, la seconda centrale nucleare del Belgio, che non potra' essere riattivato a ottobre come previsto.
A renderlo noto la Electrabel, la societa' del gruppo Gdf Suez che gestisce l'impianto. In una nota la compagnia ha spiegato che "dalle indagini preliminari condotte nell'impianto di Tihange 2 sono emersi segni meno evidenti ma simili a quelli gia' riscontrati a Doel 3", uno dei reattori della piu' grande centrale del Paese.
Ad agosto il Belgio aveva fermato il reattore da 1.006 megawatt di Doel 3, a nord di Anversa, per l'individuazione di possibili crepe nel serbatoio principali e in seguito il provvedimento era stato esteso alla centrale di Tihange, vicino a Liegi.
Nel comunicato si spiega che "ci vorranno diverse settimane prima di avere risposte definitive" sulle crepe e nel frattempo la centrale di Tihange restera' chiusa.
A renderlo noto la Electrabel, la societa' del gruppo Gdf Suez che gestisce l'impianto. In una nota la compagnia ha spiegato che "dalle indagini preliminari condotte nell'impianto di Tihange 2 sono emersi segni meno evidenti ma simili a quelli gia' riscontrati a Doel 3", uno dei reattori della piu' grande centrale del Paese.
Ad agosto il Belgio aveva fermato il reattore da 1.006 megawatt di Doel 3, a nord di Anversa, per l'individuazione di possibili crepe nel serbatoio principali e in seguito il provvedimento era stato esteso alla centrale di Tihange, vicino a Liegi.
Nel comunicato si spiega che "ci vorranno diverse settimane prima di avere risposte definitive" sulle crepe e nel frattempo la centrale di Tihange restera' chiusa.
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