LECCE. Entro il 1° di ottobre la Provincia di Brindisi organizzerà un nuovo tavolo di confronto con i Sindaci del Brindisino per conoscere le posizioni ufficiali dei vari Comuni scaturite dai relativi Consigli Comunali ed espresse negli atti deliberativi. Un ulteriore passo necessario per poter poi presentare alla Regione Puglia una proposta concreta che rappresenti al meglio le esigenze del territorio.
+ Curto: verso il caos
Questa è in sintesi la decisione scaturita dalla lunga riunione tenutasi questa mattina nel salone di rappresentanza della Provincia, aperta a tutti i Sindaci del Brindisino e ai Consiglieri regionali del territorio, nonché alle organizzazioni sindacali. Incontro voluto dal Presidente Massimo Ferrarese per illustrare quanto è emerso dal confronto avuto il 18 settembre con il Sindaco di Taranto, Ippazio Stefà no, e il Sindaco di Brindisi, Mimmo Consales.
L’apertura al dialogo con le rappresentanze territoriali di tutte le parti chiamate in causa dalla legge di riordino delle Province ha come obiettivo primario quello di conoscere le volontà e le esigenze dei cittadini dei 20 Comuni brindisini in questa fase di cambiamento. “La legge del 7 agosto, art.17 al comma 4/bis, ci toglie tutta la forza contrattuale che avremmo potuto avere e prevede che la nostra Provincia venga cancellata facendo diventare città capoluogo della nuova realtà provinciale il capoluogo con più abitanti, ovvero Taranto. Adesso quello che possiamo fare è lavorare con diplomazia, nel bene di tutti. Abbiamo appurato che le Istituzioni leccesi, che non si sono presentate allo scorso incontro con quelle brindisine e tarantine, non sono disponibili a fare altro che una annessione dei Comuni che volessero accorparsi alla loro Provincia.
Si è preferito quindi giungere ad un indirizzo comune con Taranto, grazie alla apertura del Sindaco Stefà no, che, se confermato, ci porterebbe alla costituzione di una “super provincia” Brindisi-Taranto, con un capoluogo a due teste che consenta alla nostra città di mantenere la propria dignità . Una Provincia destinata a diventare la più importante della Puglia considerate le potenzialità dei due territori” ha premesso il Presidente Ferrarese che ha così evidenziato le risultanze positive dell’incontro di martedì scorso.
“Quello che sto cercando di fare – ha continuato Ferrarese - è prospettare le varie soluzioni possibili in questo scenario. Ciò che a mio avviso consente a Brindisi di sopravvivere dignitosamente è la linea condivisa con Taranto: una Provincia con due capoluoghi con pari dignità , ma questo implica rimanere uniti, indipendentemente dalle sollecitazioni che potrebbero arrivare dai partiti. Di fatto, però, devono essere i Sindaci e i Consiglieri regionali del territorio a dirmi che proposta dobbiamo fare alla Regione e quindi al Governo. Per questo motivo propongo un nuovo incontro entro il 1° ottobre durante il quale i Sindaci ci diranno cosa avranno deciso. Solo così avremo la possibilità di preparare una proposta concreta da presentare alla Regione Puglia”.
+ Curto: verso il caos
Questa è in sintesi la decisione scaturita dalla lunga riunione tenutasi questa mattina nel salone di rappresentanza della Provincia, aperta a tutti i Sindaci del Brindisino e ai Consiglieri regionali del territorio, nonché alle organizzazioni sindacali. Incontro voluto dal Presidente Massimo Ferrarese per illustrare quanto è emerso dal confronto avuto il 18 settembre con il Sindaco di Taranto, Ippazio Stefà no, e il Sindaco di Brindisi, Mimmo Consales.
L’apertura al dialogo con le rappresentanze territoriali di tutte le parti chiamate in causa dalla legge di riordino delle Province ha come obiettivo primario quello di conoscere le volontà e le esigenze dei cittadini dei 20 Comuni brindisini in questa fase di cambiamento. “La legge del 7 agosto, art.17 al comma 4/bis, ci toglie tutta la forza contrattuale che avremmo potuto avere e prevede che la nostra Provincia venga cancellata facendo diventare città capoluogo della nuova realtà provinciale il capoluogo con più abitanti, ovvero Taranto. Adesso quello che possiamo fare è lavorare con diplomazia, nel bene di tutti. Abbiamo appurato che le Istituzioni leccesi, che non si sono presentate allo scorso incontro con quelle brindisine e tarantine, non sono disponibili a fare altro che una annessione dei Comuni che volessero accorparsi alla loro Provincia.
Si è preferito quindi giungere ad un indirizzo comune con Taranto, grazie alla apertura del Sindaco Stefà no, che, se confermato, ci porterebbe alla costituzione di una “super provincia” Brindisi-Taranto, con un capoluogo a due teste che consenta alla nostra città di mantenere la propria dignità . Una Provincia destinata a diventare la più importante della Puglia considerate le potenzialità dei due territori” ha premesso il Presidente Ferrarese che ha così evidenziato le risultanze positive dell’incontro di martedì scorso.
“Quello che sto cercando di fare – ha continuato Ferrarese - è prospettare le varie soluzioni possibili in questo scenario. Ciò che a mio avviso consente a Brindisi di sopravvivere dignitosamente è la linea condivisa con Taranto: una Provincia con due capoluoghi con pari dignità , ma questo implica rimanere uniti, indipendentemente dalle sollecitazioni che potrebbero arrivare dai partiti. Di fatto, però, devono essere i Sindaci e i Consiglieri regionali del territorio a dirmi che proposta dobbiamo fare alla Regione e quindi al Governo. Per questo motivo propongo un nuovo incontro entro il 1° ottobre durante il quale i Sindaci ci diranno cosa avranno deciso. Solo così avremo la possibilità di preparare una proposta concreta da presentare alla Regione Puglia”.