Riordino province: Mazza, importante definire le assonanze territoriali

TARANTO. Una nota del consigliere Patrizio Mazza (Idv):
Alla luce dell’incontro organizzato questa mattina, presso la sala Guaccero del Consiglio regionale, dall’Assessore al Federalismo, Enti locali, Risorse umane Marida Dentamaro, che ha voluto conoscere il parere dei consiglieri regionali in merito alla questione del Riordino delle Province Pugliesi, Legge 135/2012, ritengo che : emerge la necessità di fare una sintesi circa la possibilità di organizzare unitariamente Taranto, Brindisi con l’opzione di includere anche la provincia di Lecce. Attualmente la situazione risulta come un vero e proprio pateracchio perché i Comuni vogliono poter scegliere con chi aggregarsi, quindi c’è chi vuole che sussistano tutte e tre le province, due o solo una, mancando una uniformità di vedute, per quanto prevalente è l’intenzione di riordinare unitariamente Taranto –Brindisi. La Provincia nell’immaginario collettivo ha sempre avuto significato di ente locale di coordinamento a disposizione e beneficio del cittadino soprattutto riguardo certe funzioni di utilità, capaci di promuovere l’economia, la cultura, i trasporti, la valorizzazione dell’ambiente e una certa forma di sviluppo, ma purtroppo questo ruolo le province non lo hanno svolto, e posso affermarlo soprattutto per le province di Brindisi e Taranto. Proprio la Provincia di Taranto si è lasciata sfuggire occasioni imperdibili nel corso degli anni di captazione di fondi comunitari con i quali si sarebbero potuti sviluppare progetti di alternativa economica e lavorativa dedicata alle economie rurali, turistiche e così via, ad esempio. Reputo, pertanto, che se non si innesca un meccanismo nuovo di concepire la nasciture province l’andazzo resterà identico. E’ importante che in questo momento vi sia un’acquisizione istituzionale circa le “assonanze territoriali”. Ad esempio per Taranto e Brindisi l’assonanza è rappresentata della questione ambientale, per via della presenza dei poli industriali, ad oggi il maggior riferimento industriale della Puglia, l’altra assonanza è data dalla portualità, per via dei due porti di cospicue dimensioni e che potrebbero agire in sintonia, sia per il discorso merci che per i passeggeri, ciò grazie alla viabilità abbastanza buona, in considerazione della presenza della superstrada. Le assonanze sono molteplici sul piano dell’agricoltura o della zootecnia ma soprattutto sul piano del turismo che accomuna due mari diversi, ed un entroterra ricco di bellezze. Se si andrà a valutare queste questioni e non ad alimentare le solite discussioni in cui si evidenzia una maggiore incisività di politici solo baresi o solo leccesi, animati da sfrenato campanilismo attuato a scapito di altri territori, e se si osteggeranno scelte dettate da pura “simpatia” di chissà quale natura, forse si potrà raggiungere una giusta soluzione. La politica deve instradare le scelte dei cittadini che non possono essere lasciati a sé stessi senza piani prospettici di valore e peso per il futuro. Pertanto, condivido il fatto che il tavolo istituzionale che possa esprimersi in questo senso sia rappresentato dallo stesso che oggi ci ha visti operosi al confronto, senza nulla togliere al ruolo mantenuto per legge dai Comuni./comunicato

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