Sanità pubblica e privata, Cassano: "Lo spettro della disoccupazione"
BARI. Restituire ai medici ed al personale tutto della sanità pugliese, sia pubblica che privata, il proprio posto di lavoro e salvaguardare la posizione di centinaia di professionisti che chiedono dignità, pieno riconoscimento di quanto legittimamente maturato in anni di servizio, intervenire a tutela della richiesta – sempre più forte – di assistenza da parte dei cittadini.
Quello che doveva essere un percorso obbligato e di buon senso rischia di divenire l'ennesimo dramma della disoccupazione in Puglia, con l'aggravante del collasso del sistema sanitario regionale. A maggior ragione dopo la denuncia dell'assessore alle politiche della salute che ha minacciato anche la chiusura dei pronto soccorso se non ci sarà la possibilità di assumere almeno altre 2500 unità. Un quadro nero, cui si aggiungono i contratti in scadenza a fine mese per circa 500 precari, e l'incubo perdita del lavoro che stanno vivendo in questi giorni 338 dipendenti del gruppo privato Cbh a Bari. E non ultimo, il grido di allarme dei medici della Fimmg – 118, sulla mancanza di personale adeguato a bordo dei mezzi di soccorso e nell'ambito del progetto Ima.
La politica pugliese ha il dovere di intervenire, sia per chiedere lo sblocco del turn over, sia con politiche mirate al salvataggio di quel che resta del nostro sistema sanitario. E il Pdl non si tirerà indietro mai davanti a proposte concrete a salvaguardia sia dei livelli occupazionali di medici e infermieri, sia della tutela del diritto alla salute. Ma alla giunta regionale chiediamo un'inversione di rotta netta.
Così in una nota il vice capogruppo del Pdl, Massimo Cassano.
Quello che doveva essere un percorso obbligato e di buon senso rischia di divenire l'ennesimo dramma della disoccupazione in Puglia, con l'aggravante del collasso del sistema sanitario regionale. A maggior ragione dopo la denuncia dell'assessore alle politiche della salute che ha minacciato anche la chiusura dei pronto soccorso se non ci sarà la possibilità di assumere almeno altre 2500 unità. Un quadro nero, cui si aggiungono i contratti in scadenza a fine mese per circa 500 precari, e l'incubo perdita del lavoro che stanno vivendo in questi giorni 338 dipendenti del gruppo privato Cbh a Bari. E non ultimo, il grido di allarme dei medici della Fimmg – 118, sulla mancanza di personale adeguato a bordo dei mezzi di soccorso e nell'ambito del progetto Ima.
La politica pugliese ha il dovere di intervenire, sia per chiedere lo sblocco del turn over, sia con politiche mirate al salvataggio di quel che resta del nostro sistema sanitario. E il Pdl non si tirerà indietro mai davanti a proposte concrete a salvaguardia sia dei livelli occupazionali di medici e infermieri, sia della tutela del diritto alla salute. Ma alla giunta regionale chiediamo un'inversione di rotta netta.
Così in una nota il vice capogruppo del Pdl, Massimo Cassano.
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