Strage famiglia a Milano: spunta la scia del narcotraffico


MILANO. L'omicidio della coppia in via Muratori "e' maturato in un contesto che riguarda il traffico di stupefacenti". Ne è convinto il prefetto di Milano, Gian Valerio Lombardi, a margine della riunione del Comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza. Per il prefetto, tuttavia, a Milano non c'e' emergenza sicurezza, perche' quanto accaduto "e' un fatto singolo che non si ascrive al contesto della criminalita'organizzata".

Secondo il prefetto, inoltre, "per dare una risposta alla citta'abbiamo predisposto un piano straordinario di servizi anche con il concorso della polizia locale. Faremo uscire piu' macchine, piu' mezzi, per assicurare un maggiore controllo del territorio".

Alessandro Marangoni, questore del capoluogo lombardo, ha precisato: "Questi servizi straordinari verranno fatti con forze di polizia territoriali di Milano a cui concorrono anche aliquote di rinforzo che il ministero dell'interno mettera' a disposizione su nostra richiesta.

Milano gode di un controllo del territorio di alto livello, non vorrei passasse l'immagine di una citta' abbandonata a se stessa, perche' cosi' non e'. Milano non e' ne' il Far West ne' il Bronx".

Sul fronte delle indagini gli inquirenti si starebbero concentrando sulla situazione finanziaria di Massimiliano Spelta, l'imprenditore ucciso domenica sera in zona Porta Romana a Milano, assieme alla moglie dominicana Carolina Ortiz Payano.

In casa delle vittime sono stati rinvenuti 3mila euro in contanti, nello stesso mobile dove sono stati trovati 47 grammi di cocaina. Spelta era socio di un'azienda a conduzione familiare, liquidata nel 2011. Gli inquirenti stanno analizzando i conti correnti, i tabulati telefonici e i computer delle vittime.

I controlli degli investigatori, che indagano sulla sparatoria di via Muratori e stanno cercando di identificare lo scooter utilizzato dai killer di Massimiliano Spelta e Carolina Ortiz, non hanno portato finora ad alcun riscontro. Gli inquirenti hanno passato al setaccio i diversi numeri di targhe, segnalate dai testimoni dell'agguato, ma nessuno di questi ha trovato corrispondenza e ritengono che la moto sia stata rubata.

Intanto, l'ipotesi al momento piu' plausibile e' che le due vittime fossero appena arrivate in via Muratori e stessero per andare a cena in uno dei locali della zona, visto che la Bmw dell'imprenditore era parcheggiata all'inizio della via. (Fonte: Agi.it)