Trivelle in Adriatico: Epifani rinnova il no

BARI. «La mia battaglia politica per la tutela del nostro mare e delle nostre coste sarà conclusa solo quando il Governo nazionale ci garantirà il divieto irreversibile di trivellazioni nell’Adriatico». A seguito delle numerose proteste contro la minaccia di trivellazioni petrolifere lungo il litorale pugliese e in previsione della manifestazione in programma per i primi di ottobre a Manfredonia, il consigliere regionale Pd Giovanni Epifani rinnova fuor di metafora la sua posizione: «no alle trivelle nel nostro mare».

«Fin da quando si è iniziata a delineare questa ipotesi – ha spiegato Epifani – ho promosso, insieme ai sindaci del territorio, una serie di iniziative contro le trivellazioni nel basso Adriatico della Northern Petroleum, affinché la Regione si attivasse per scongiurare uno scempio ambientale di dimensioni inaudite». «Ãˆ folle autorizzare nelle nostre acque simili attività, operazioni che nelle fasi esplorative ed estrattive riversano in mare enormi quantitativi di idrocarburi, danneggiando irreversibilmente l'intero ecosistema dell'Adriatico, le attività di pesca molto attive nelle nostre zone e il turismo, fattore determinante per la ricchezza della nostra Regione» ha ricordato il consigliere regionale.

E ha concluso: «Continuerò a promuovere e sostenere tutte le iniziative amministrative e giuridiche utili a scongiurare le estrazioni petrolifere nell’Adriatico, rinnovando l’appello a tutti i sindaci e a tutti i cittadini interessati, affinché anche loro continuino ad ostacolare questo progetto di distruzione del nostro mare».

1 Commenti

  1. Non mi sembra che lo scopo delle compagnie petrolifere sia portare avanti "operazioni che nelle fasi esplorative ed estrattive riversano in mare enormi quantitativi di idrocarburi". Lo scopo e' quello di usare gli idrocarburi per produrre energia e materie prime. Sembrerebbe che il Signor Epifani non ne capisca molto...

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