FOGGIA. Si è aperta nel pomeriggio a Rodi Garganico, nell’Auditorium della Scuola superiore, la seconda edizione della Festa provinciale dell’Unione di Capitanata caratterizzata da un evento importante, l’Assemblea costituente dell’Unione Democratica Pugliese, il movimento che estenderà un’esperienza che in un anno e mezzo ha raggiunto risultati straordinari su scala regionale. “Dopo esserci consolidati a livello locale, il nostro progetto aveva bisogno di crescere e allargarsi altrove, alla luce delle sfide che ci attendono, delle vecchie e nuove problematiche esplose in questo arco temporale piuttosto travagliato” ha detto il segretario provinciale e consigliere regionale Giannicola De Leonardis nella sua relazione introduttiva successiva ai saluti delle autorità presenti e all’apertura dell’Assemblea costituente dell’UDP. “La dimensione provinciale, che ci ha contraddistinto in maniera così marcata, andava estesa su scala più ampia proprio per garantire una risposta ancora più efficace alle emergenze e alle priorità che il nostro territorio rilancia quotidianamente. E il nostro patrimonio di valori ed esperienza andava condiviso con altri. Ecco allora l’Unione Democratica Pugliese, per permettere un radicamento necessario e indispensabile anche in altre realtà, una condivisione con esperienze affermatesi altrove e con personalità di spicco già protagoniste sulla scena regionale, e attraverso questo spessore maggiore influire con incisività sulle questioni che più ci stanno a cuore” ha continuato. “La difesa del nostro territorio dagli scempi annunciati come le trivellazioni al largo delle isole Tremiti e del Salento. Una sanità a misura di cittadino, non soffocata da tagli selvaggi operati in maniera indiscriminata e da chiusure di ospedali giustificabili magari in una prima fase per contenere un deficit esploso ben oltre il livello di guardia, ma non in una seconda piombata come una scure in particolare nella Capitanata senza aver prima fatto il punto sui risultati ottenuti, sui costi e sui benefici di ulteriori interventi discutibili nei modi e nei tempi. Una giustizia che non può essere sacrificata da nessuna spending review come accadrà nel Subappennino, sul Gargano, nel Tavoliere e in Capitanata con la chiusura del Tribunale di Lucera: un regalo alla criminalità organizzata, uno schiaffo in faccia a quei magistrati e a quegli operatori che si sono distinti in questi anni in inchieste che hanno prodotto significativi successi, e una paralisi annunciata per il Tribunale di Foggia, che nemmeno a livello logistico, di semplice distribuzione di spazi, potrebbe assorbire una mole aggiuntiva di lavoro, peraltro di importanza così delicata. Una chiusura che sa di beffa, alla luce del salvataggio di altri tribunali certamente non paragonabili a quello lucerino per raggio d’azione, popolazione di riferimento e indice e natura di criminalità operante su quel territorio” ha sottolineato. E ancora, “infrastrutture all’altezza delle potenzialità e delle esigenze di questo angolo di Puglia: il ritorno alla piena operatività dell’aeroporto ‘Gino Lisa’ in primo luogo, e poi a una mobilità su rotaie accettabile dopo le politiche disastrose messe in atto dei vertici di Trenitalia, in particolare nella fascia notturna e a scapito dei ceti meno abbienti”. Dopo la relazione, salutata da scoscianti applausi, il primo dibattito in programma, caratterizzato dagli interventi degli on. Francesco Pionati e Paolo Cirino Pomicino, moderati dall’on. Gianni Fontana, segretario nazionale della Democrazia Cristiana.