Vendola: “Innovazione e internazionalizzazione per le imprese pugliesi”

BARI. “La prima regola dell’internazionalizzazione è non avere paura del mondo, non avere paura delle colonne d’ Ercole ma educarsi a varcarle. Noi c’abbiam provato con tanti limiti e con tanti errori però gli indicatori economici di tutti gli osservatori ci dicono che questa fatica ha prodotto risultati importanti”. Lo ha detto il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola intervenendo questa mattina in Fiere del Levante al Forum sul futuro dell'internazionalizzazione e sulle opportunità per le imprese pugliesi.

“Noi abbiamo accompagnato – ha aggiunto Vendola - qui in Puglia e soprattutto le piccole imprese, in missioni internazionali che sono state sempre meno passerelle e sempre di più missioni di carattere commerciale. Abbiamo un ritmo di 50 missioni commerciali all’anno e il dossier Puglia è aperto presso i governi più importanti del mondo mentre talvolta capita di trovare governanti distratti in Italia, per esempio, su cosa sia Taranto. In Cina, la città di Taranto viene guardata con grande interesse perchè è considerata il punto dal quale si può riacciuffare il destino dell’Europa, viene vissuta come porta per la ricostruzione di una Europa intelligente, quella cioè che torna a guardare al suo mediterraneo quale luogo più importante del mondo per gli scambi commerciali. Noi abbiamo rotto una certa solitudine, eravamo affetti dalla sindrome della insularità, la Puglia era un’isola che non si poteva raggiungere. Oggi non è più così. Abbiamo un traffico passeggeri nei nostri aeroporti di circa 6 milioni a fronte, cinque anni fa, di un milione e seicentomila. Abbiamo rotto questa solitudine abbiamo consentito alle imprese e ai giovani pugliesi di raggiungere il mondo e al mondo di raggiungere la Puglia”.

Per aiutare oggi le imprese occorre una doppia sfida. “Da un lato c’è la sfida dell’innovazione e dall’altro c’è la sfida della internazionalizzazione – ha detto Vendola - sono sfide intrecciate tra loro, che vanno affrontate con coraggio mettendo in campo un grado di maturità culturale che deve consentire a noi di fare i conti con ciò che è vivo e ciò che è morto.

La Regione Puglia ha saputo cogliere le sfide dell’internazionalizzazione con una strategia sempre più mirata ed efficace, che ha portato la Puglia ad emergere sui mercati esteri e la Regione ad essere considerata come fautrice delle politiche più innovative per l’attrazione degli investimenti.

Da un lato sono stati promossi i settori più innovativi, come l’aerospazio, la nautica da diporto e le nuove tecnologie, dall’altro sono stati rafforzati comparti tradizionali, come l’agroalimentare, il mobile e la moda. Allo stesso tempo i paesi verso i quali si sono realizzate le iniziative rappresentano sia mercati emergenti come la Cina, il Canada e la Russia, sia mercati consolidati come gli Stati Uniti e la Germania.

Così negli ultimi tre anni le esportazioni pugliesi dopo la crisi globale del 2009, non hanno fatto che crescere, tant’è che nel 2011 la Puglia è stata la prima regione in Italia per aumento delle esportazioni (+17,9%), un trend di crescita che sembra confermato anche nel primo trimestre del 2012 (+10,1%).

A crescere sono stati settori come i prodotti dell’estrazione di minerali da cave e miniere con la crescita record del 332,5% e settori quali i computer e gli apparecchi elettronici (+105%). Le macchine e apparecchi vari hanno registrano un aumento delle esportazioni del 53,6%, mentre il settore dei mezzi di trasporto è cresciuto del 38,7%. Nella graduatoria nazionale la Puglia è la terza regione in Italia dopo Sicilia e Toscana.

Ad ottenere questo risultato sicuramente ha contribuito il dinamismo delle imprese, che hanno colto la sfida dell’internazionalizzazione, ma anche le politiche regionali di promozione all’estero particolarmente efficaci per le piccole imprese che, prive di un supporto istituzionale, sarebbero riuscite difficilmente ad approdare nei mercati esteri. A questo si aggiungono i tanti incentivi regionali finalizzati a diffondere ricerca e innovazione nelle aziende di ogni dimensione.

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