A Castellaneta ritorno al Medioevo con il corteo storico

CASTELLANETA (TA). La pioggia battente non ha fermato, sabato sera, l’associazione storico -culturale “La Ribeca Onlus”, che, con grande impegno e sacrifici, aveva organizzato il corteo medioevale e la rievocazione di un antico cerimoniale: la concessione del privilegio “a tener fiera”, da parte del re Ruggero II d’Altavilla, al vescovo Nicola e, quindi, alla città di Castellaneta, che ne aveva fatto richiesta. Il corteo ha sfilato per le vie della città; una prima tappa nella piazza antistante il Comune, con all’opera sbandieratori, giullari ed artisti di strada, per, poi, proseguire verso il convento di San Francesco. Qui, all’aperto, tra le bancarelle della Domus Mercatorum, si sarebbe dovuto tenere il cerimoniale. Un’impresa impossibile, vista la pioggia. Ma l’iniziativa si è svolta, comunque, non all’aperto, com’era nei programmi, ma all’interno della parrocchia del convento, grazie anche alla disponibilità di padre Antonio Giaracuni. A creare un’atmosfera tutta medioevale, ci hanno pensato i “Follorum” di Foggia ed i giullari del gruppo “Farandula”. Prima, un momento istituzionale, voluto dal presidente de “La Ribeca”, Gianni Maragno, che è servito a consegnare dei ricordi ad alcune autorità e a chi, a diverso titolo, ha contribuito all’organizzazione dell’evento. Un piatto in maiolica, realizzato da “Ceramiche Marilli” di Laterza, è stato consegnato al sindaco Giovanni Gugliotti, che non ha perso l’occasione per evidenziare la valenza dell’iniziativa e per manifestare un suo impegno affinchè, a Castellaneta, possa essere istituito un museo storico – culturale. Un riconoscimento anche alla struttura Osmairm di Laterza, rappresentata dal dott. Guido Moramarco; al Gal “Luoghi del Mito”; a padre Antonio, per la sua accoglienza; ai volontari dell’E.R.A. ovvero al responsabile di zona Giuseppe Angelillo; all’associazione “Nonni Civici”, rappresentata da Vincenzo De Carlo; all’assicurazione Aviva di Teresa Aloiso. Sotto la regia della prof.ssa Maria Carla Cassone, si è, così, entrati nel vivo del cerimoniale, ambientato nel 1133. Una panoramica sui personaggi, affidata alla voce narrante ovvero alla giornalista Maria Florenzio, che ha presentato l’intera serata e, poi, al via con la rappresentazione. La richiesta del diritto di tener fiera viene esaudita ed, in cambio di riconoscenza, il vescovo concede al re le chiavi della città. Il popolo fa festa, esultando e danzando, tra giullari e giocolieri ed ha, così, inizio la fiera. “Nonostante l’inclemenza del tempo – ha detto il presidente Maragno – anche questa volta, non ci siamo arresi. L’iniziativa si è tenuta e siamo soddisfatti per il risultato raggiunto. Certamente, condizioni climatiche migliori avrebbero garantito, all’evento, il pubblico delle grandi occasioni. I nostri sforzi, in ogni caso, non sono stati vani”. Il presidente ha voluto rivolgere il suo ringraziamento personale al vicepresidente Marco Manca, alla dott.ssa Nunzia Minei dell’Osmairm, alla prof.ssa Cassone, a tutto il Comitato Scientifico dell’associazione, ai figuranti, ai soci, ai gruppi, circa una quindicina, che, giunti da ogni parte della Puglia, hanno preso parte al corteo.

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