BARI. Approvata all’unanimità questa mattina in V commissione la proposta di legge, presentata dal Capogruppo regionale de i Pugliesi, Davide Bellomo, che consente il miglioramento della vivibilità e fruibilità degli edifici in cui risiedono cittadini portatori di handicap.
“La proposta è finalizzata – sostiene Davide Bellomo - ad individuare diversi ambiti di intervento e soluzioni di architettura bioclimatica per il miglioramento del comfort ambientale degli edifici di uso abitativo esistenti in cui vivono cittadini portatori di handicap. Un esempio, il recupero delle superfici scoperte di pertinenza degli stessi edifici, allo scopo di realizzare servizi finalizzati alla massima fruizione di verande-solarium”.
“Il cittadino disabile - prosegue Bellomo - che perde la sua autonomia di movimento temporaneamente o permanentemente è in stato di debolezza, ma può vivere una ‘vita sociale normale’, attraverso una serie integrata di ‘adattamenti’ che consentano la completa fruibilità dell’ambiente circostante. È necessario ripensare ad una nuova filosofia del costruire: è stato, infatti, ormai pienamente dimostrato che le città a misura di bambino e di persone con limitazioni motorie e sensoriali sono le più vivibili e le meno costose. Una diversa prospettiva, pertanto, di intendere l’handicap: non come impedimento fisico della persona, ma negativa conseguenza del ‘difetto funzionale’ del rapporto individuo-ambiente”.
“La proposta è finalizzata – sostiene Davide Bellomo - ad individuare diversi ambiti di intervento e soluzioni di architettura bioclimatica per il miglioramento del comfort ambientale degli edifici di uso abitativo esistenti in cui vivono cittadini portatori di handicap. Un esempio, il recupero delle superfici scoperte di pertinenza degli stessi edifici, allo scopo di realizzare servizi finalizzati alla massima fruizione di verande-solarium”.
“Il cittadino disabile - prosegue Bellomo - che perde la sua autonomia di movimento temporaneamente o permanentemente è in stato di debolezza, ma può vivere una ‘vita sociale normale’, attraverso una serie integrata di ‘adattamenti’ che consentano la completa fruibilità dell’ambiente circostante. È necessario ripensare ad una nuova filosofia del costruire: è stato, infatti, ormai pienamente dimostrato che le città a misura di bambino e di persone con limitazioni motorie e sensoriali sono le più vivibili e le meno costose. Una diversa prospettiva, pertanto, di intendere l’handicap: non come impedimento fisico della persona, ma negativa conseguenza del ‘difetto funzionale’ del rapporto individuo-ambiente”.