Aereo siriano bloccato: è alta tensione tra Russia-Turchia

ANKARA. E' alta tensione tra Russia e Turchia sul caso del volo di linea siriano costretto ieri all'atterraggio ad Ankara.  Sull'aereo siriano c'erano "munizioni di fabbricazione russa destinate alle forze armate di Damasco": lo afferma il premier turco Tayyp Erdogan. Secondo il premier di Ankara nella stiva dell'A320 della compagnia siriana Syrian airways intercettato dai caccia turchi c'erano "attrezzature e munizioni" prodotti da un fabbricante russo di materiale militare. Il destinatario, ha affermato Erdogan, era "il ministero della difesa siriano". Il governo siriano ha affermato oggi che l'aereo non trasportava "alcun tipo di armi o materiale illegale".

Intanto il ministero degli esteri russo chiede spiegazioni alla Turchia dopo l'intercettazione ieri dell'aereo siriano con a bordo cittadini russi. Lo riferisce lo stesso ministero. Aleksandr lukashevich, portavoce del ministero degli esteri russo, ha espresso "preoccupazione" per l'intercettazione dell'aereo che "ha messo a rischio la vita e la sicurezza dei passeggeri" e ha lamentato che Ankara non ha informato l'ambasciata russa della presenza di passeggeri russi, circostanza appresa "dai media on line". Lukashevich ha denunciato anche che le autorità turche, "senza spiegare i motivi, e violando la convenzione bilaterale consolare", hanno "negato ai diplomatici russi la possibilità di incontrare i cittadini russi, rimasti bloccati per otto ore all'aeroporto" e addirittura senza che fosse garantita loro la possibilità di alimentarsi.

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