ALBERONA (FG). C’è anche Alberona nell’itinerario delineato dal Touring Club Italiano per la “Giornata Arancione 2012”, con un’intera domenica, quella del 14 ottobre, in cui il borgo alberonese e altri 100 paesi della Penisola rappresenteranno le eccellenze dell’entroterra italiano. Ai turisti che giungeranno ad Alberona in questa occasione, sarà offerto un programma con diversi eventi: domenica mattina, dalle ore 10 alle ore 12, visite guidate al centro storico e al Centro multimediale dedicato all’Ecologia del Cinghiale; dopo pranzo, a partire dalle ore 17, si terrà la prima edizione di “Il paese nella tradizione”, con una sfilata di carri, figuranti e animali per rappresentare le radici culturali alberonesi e una suggestiva ‘carrellata’ di antichi mestieri. Alle ore 19.30, in Piazza Civetta sarà di scena lo spettacolo “Note, sapori e versi”.
La “Giornata Arancione 2012” è organizzata dal Touring Club Italiano, in collaborazione con i paesi che si fregiano del riconoscimento della “Bandiera Arancione”. Si svolge sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il Patrocinio dei ministeri del Turismo, dei Beni e delle Attività Culturali. Ad Alberona, paese di poco più di mille abitanti situato a circa 30 chilometri da Foggia, il Touring Club Italiano ha assegnato la Bandiera Arancione nel 2002, confermando il riconoscimento dopo ogni verifica biennale. Alberona appare come ‘aggrappata’ al Monte Stilo, a 732 metri sul livello del mare e si annuncia alla vista come un presepe.
Il primo monumento che s’incontra salendo verso il paese è la Fontana Muta. Dal 1824, quest’oasi di ristoro “parla” attraverso l’eterno scrosciare dell’acqua. Pochi passi ancora e in alto, sulla sinistra, s’intravede il monumento al Tenente Andrea Nazzaro, eroe della Resistenza al terrore nazifascista. Giungendo alla Terrazza Panoramica la vista domina tutto il Tavoliere. Quando il cielo è generoso, da questo punto si possono vedere il Castello Svevo Angioino di Lucera, i contorni delle città e perfino le Isole Tremiti. Il cuore del borgo è a pochi metri, in Piazza Civetta. La Chiesa di San Rocco svetta sull’agorà con la facciata gotica e la cuspide conica del suo campanile. All’interno del tempio, posto in alto sopra l’altare, gli occhi vanno sulla statua della Madonna Incoronata. La Vergine, accompagnata da due angioletti, è seduta su un trono d’albero e sembra avere ali fatte di foglie. A del monumento ai Caduti, si apre lo scrigno dell’Antiquarium, un museo che raccoglie le antiche testimonianze della storia alberonese.
Nei pressi dell’Antiquarium c’è la Chiesa Madre o Priorale, un tempo dimora dei Cavalieri di Malta che vi hanno fatto imprimere il proprio stemma. La Chiesa Madre fu fatta edificare dai Templari che la dedicarono alla Natività di Maria Santissima. Bisogna avere la curiosità di perdersi nei suoi meandri per scoprirne i vicoli, ammirare l’Arco dei Mille, oltrepassare l’Arco Calabrese, abbeverarsi alla gelida e purissima fonte dei Pisciarelli e della Fontanella. E ovunque, tra strade strette o piazze ariose, gli occhi sono raggiunti da spiragli di luce, squarci di verde, paesaggi architettonici che diventano un tutt’uno con la natura circostante, con farfalle, uccelli, volpi e ricci. Alberona è un luogo dove parla anche il silenzio, sussurrando storie umili di contadini, bisbigliando di segreti e rivolte contro lo “jus primae noctis”, volatilizzando foglie che portano profumi di rara autenticità.
La “Giornata Arancione 2012” è organizzata dal Touring Club Italiano, in collaborazione con i paesi che si fregiano del riconoscimento della “Bandiera Arancione”. Si svolge sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il Patrocinio dei ministeri del Turismo, dei Beni e delle Attività Culturali. Ad Alberona, paese di poco più di mille abitanti situato a circa 30 chilometri da Foggia, il Touring Club Italiano ha assegnato la Bandiera Arancione nel 2002, confermando il riconoscimento dopo ogni verifica biennale. Alberona appare come ‘aggrappata’ al Monte Stilo, a 732 metri sul livello del mare e si annuncia alla vista come un presepe.
Il primo monumento che s’incontra salendo verso il paese è la Fontana Muta. Dal 1824, quest’oasi di ristoro “parla” attraverso l’eterno scrosciare dell’acqua. Pochi passi ancora e in alto, sulla sinistra, s’intravede il monumento al Tenente Andrea Nazzaro, eroe della Resistenza al terrore nazifascista. Giungendo alla Terrazza Panoramica la vista domina tutto il Tavoliere. Quando il cielo è generoso, da questo punto si possono vedere il Castello Svevo Angioino di Lucera, i contorni delle città e perfino le Isole Tremiti. Il cuore del borgo è a pochi metri, in Piazza Civetta. La Chiesa di San Rocco svetta sull’agorà con la facciata gotica e la cuspide conica del suo campanile. All’interno del tempio, posto in alto sopra l’altare, gli occhi vanno sulla statua della Madonna Incoronata. La Vergine, accompagnata da due angioletti, è seduta su un trono d’albero e sembra avere ali fatte di foglie. A del monumento ai Caduti, si apre lo scrigno dell’Antiquarium, un museo che raccoglie le antiche testimonianze della storia alberonese.
Nei pressi dell’Antiquarium c’è la Chiesa Madre o Priorale, un tempo dimora dei Cavalieri di Malta che vi hanno fatto imprimere il proprio stemma. La Chiesa Madre fu fatta edificare dai Templari che la dedicarono alla Natività di Maria Santissima. Bisogna avere la curiosità di perdersi nei suoi meandri per scoprirne i vicoli, ammirare l’Arco dei Mille, oltrepassare l’Arco Calabrese, abbeverarsi alla gelida e purissima fonte dei Pisciarelli e della Fontanella. E ovunque, tra strade strette o piazze ariose, gli occhi sono raggiunti da spiragli di luce, squarci di verde, paesaggi architettonici che diventano un tutt’uno con la natura circostante, con farfalle, uccelli, volpi e ricci. Alberona è un luogo dove parla anche il silenzio, sussurrando storie umili di contadini, bisbigliando di segreti e rivolte contro lo “jus primae noctis”, volatilizzando foglie che portano profumi di rara autenticità.