L'incontro mira a ricostruire l'evoluzione storica e normativa dell'istituto, che costituisce l’opportunità per il Pubblico Ministero. (anche su sollecitazione della persona offesa dal reato) e la difesa della persona sottoposta ad indagini di poter chiedere l'assunzione anticipata dei mezzi di prova nelle fasi precedenti il dibattimento.
L'argomento è di stretta attualità, posta l'importanza determinante che le prove assunte in incidente probatorio hanno sortito sul recente sequestro preventivo dell’impianto siderurgico di Taranto.
A moderare i lavori sarà il Prof. Nicola Triggiani, Docente di Diritto processuale penale presso la stessa Facoltà, che provvederà a instaurare il contraddittorio tra le voci dei vari soggetti necessariamente coinvolti in questa fase incidentale del procedimento penale.
Dopo i saluti istituzionali, il Dott. Martino Rosati, G.I.P. presso il Tribunale di Taranto, relazionerà su finalità e garanzie minime nell’assunzione delle prove fuori della cornice dibattimentale, che è invece il momento processuale tipico di acquisizione probatoria. Al Giudicante spetterà individuare i limiti di compatibilità delle esigenze processuali, sottese all'incidente probatorio, con il principio costituzionale del giusto processo.
Seguirà il punto di vista dell’Accusa, rappresentata dal Dott. Maurizio Carbone, Segretario Generale dell’Associazione Nazionale Magistrati e P.M. della Procura jonica. Il suo intervento verterà sulle strategie dell'Ufficio investigativo necessarie per non vanificare l'esito delle indagini a seguito della ‘discovery’ anticipata degli atti del procedimento, necessitata dalla richiesta di incidente probatorio.
Il punto di vista della Difesa è affidato all’Avv. Francesco Nevoli del Foro di Taranto, il quale si occuperà delle tematiche concernenti il diritto di difendersi provando mediante le investigazioni difensive, affrontando la problematica del cd. incidente probatorio difensivo.
Dopo le tre relazioni, i Dott.ri Lorenzo Pulito, Danila Certosino, Giovanni Rana, Lucia La Gioia e Francesco Zaccaria, collaboratori della cattedra di Diritto processuale penale, svolgeranno i loro interventi programmati su peculiari aspetti dell’istituto.
L’iniziativa è promossa dall'associazione studentesca “Giuristi jonici” e realizzata con il contributo del fondo per le attività culturali e sociali autogestite dagli studenti dell'Università degli Studi di Bari.
