TARANTO. Il consigliere regionale PdL di Taranto Pietro Lospinuso ha diffuso la seguente nota:
“Quando nell’area occidentale della Provincia di Taranto, Vendola e compagni tagliarono due ospedali su tre e di fatto svuotarono il terzo riducendolo ad un tasso di posti-letto per mille abitanti da Terzo Mondo (0.79), ci fu detto che saremmo stati compensati con il San Raffaele.
Quando il San Raffaele si rivelò quel costoso bluff pre-elettorale che era, mentre anche nell’area orientale della Provincia si tagliava senza pietà a cominciare da Manduria nonostante un tasso complessivo di posti letto sempre nettamente più basso di quello delle altre Province pugliesi, ci fu detto, da Pelillo e Stefàno in vista del ballottaggio per le amministrative, che alla Provincia nettamente più discriminata di Puglia in materia di servizi ospedalieri e sanitari si sarebbero tassativamente evitati ulteriori spogliazioni.
Oggi apprendiamo che sarebbe in cantiere per la nostra Provincia un altro taglio di 80 posti-letto nella sanità privata, che significa accentuare ulteriormente la fuga necessitata dei nostri pazienti verso altre ASL ed altre Regioni., con annessi costi per la nostra ASL e gravi disagi per gli interessati, come se già la nostra Provincia non fosse nettamente sopra la media regionale nei mortificanti dati della mobilità passiva..
Al passaggio di questi autentici Attila, del diritto costituzionale alla salute nella nostra Provincia, pur tanto conclamato in questi drammatici mesi tarantini, non resta che un pallido ricordo, un angosciante deserto. Insieme a quello di tante parole al vento. A meno che non ci sia, dopo tante rese senza combattere, una qualche resipiscenza collettiva. Di qui un appello a tutti i colleghi della mia Provincia ad un impegno comune per salvare almeno gli ultimissimi presidi della Salute sul nostro territorio”./
“Quando nell’area occidentale della Provincia di Taranto, Vendola e compagni tagliarono due ospedali su tre e di fatto svuotarono il terzo riducendolo ad un tasso di posti-letto per mille abitanti da Terzo Mondo (0.79), ci fu detto che saremmo stati compensati con il San Raffaele.
Quando il San Raffaele si rivelò quel costoso bluff pre-elettorale che era, mentre anche nell’area orientale della Provincia si tagliava senza pietà a cominciare da Manduria nonostante un tasso complessivo di posti letto sempre nettamente più basso di quello delle altre Province pugliesi, ci fu detto, da Pelillo e Stefàno in vista del ballottaggio per le amministrative, che alla Provincia nettamente più discriminata di Puglia in materia di servizi ospedalieri e sanitari si sarebbero tassativamente evitati ulteriori spogliazioni.
Oggi apprendiamo che sarebbe in cantiere per la nostra Provincia un altro taglio di 80 posti-letto nella sanità privata, che significa accentuare ulteriormente la fuga necessitata dei nostri pazienti verso altre ASL ed altre Regioni., con annessi costi per la nostra ASL e gravi disagi per gli interessati, come se già la nostra Provincia non fosse nettamente sopra la media regionale nei mortificanti dati della mobilità passiva..
Al passaggio di questi autentici Attila, del diritto costituzionale alla salute nella nostra Provincia, pur tanto conclamato in questi drammatici mesi tarantini, non resta che un pallido ricordo, un angosciante deserto. Insieme a quello di tante parole al vento. A meno che non ci sia, dopo tante rese senza combattere, una qualche resipiscenza collettiva. Di qui un appello a tutti i colleghi della mia Provincia ad un impegno comune per salvare almeno gli ultimissimi presidi della Salute sul nostro territorio”./